Venezia protagonista a Vinitaly
VENEZIA. La provincia di Venezia al Vinitaly da protagonista. Questo lo spirito con cui decine di imprenditori saranno da oggi a mercoledì a Veronafiere per la cinquantesima edizione del salone internazionale dei vini e distillati. Degustazioni, possibilità d’incontro con chi ogni giorno lavora le vigne e scoprire nuovi prodotti. Si punterà sui vini Docg, con il Lison del Piave e il Malanotte del Piave, ma anche su Pinot grigio, Raboso, Cabernet Franc, Sauvignon, Chardonnay, Merlot e Prosecco. Proprio quest’ultimo ha avuto in crescendo negli ultimi anni, tanto che ormai nella provincia, soprattutto nel Veneto Orientale, è il secondo vigneto per superficie.
«Dopo il Pinot Grigio con 2000 ettari», spiega l’enologo e direttore del Consorzio Vini Venezia Carlo Favero, «il Glera con il Prosecco è a 1200 ettari. Poi abbiamo il Merlot, con meno di 1000. Numeri impensabili sino a cinque anni fa. A marzo 2016, l’imbottigliato di questo prodotto ha fatto segnare un oltre 32 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La viticoltura veneziana non è marginale, al contrario è molto viva. Stimiamo che il Prosecco possa crescere pure quest’anno e il prossimo, nel 2018 ci saranno nuovi vigneti e non abbiamo la sfera magica. Ma c’è ottimismo».
A breve, poi, nascerà anche il bio-distretto, con dentro molte zone del Sandonatese e Portogruarese ma anche comuni della vicina provincia Trevigiana. «Ne faranno parte tutti i produttori di vino e non solo», aggiunge Favero, «ma anche i titolari di punti vendita, agriturismi, alberghi, ristoranti. L’idea iniziale era presentarlo proprio a Vinitaly ma ci vorrà ancora qualche settimana. Serve un ultimo passaggio in Regione, poi andremo dal notaio per la firma».
E su questo aspetto, il presidente dello stesso Consorzio e imprenditore vitivinicolo, Giorgio Piazza, punta sui giovani. «Molti di loro hanno investito anche durante la crisi», continua, «e nel 2025, un terzo della popolazione italiana consumerà prodotti bio. E tante aziende, legate a questo settore, sono un valore aggiunto».
Vinitaly, a questo punto, diventa un importante appuntamento, che permette di sviluppare nuovi contatti con anche fuori Italia ma anche per un momento di confronto con i clienti. «È una presenza importante», commenta il presidente della Cia Venezia Paolo Quaggio, «che dà il polso di una situazione positiva per le nostre aziende. L’impegno e gli investimenti dei nostri produttori, in una manifestazione che serve soprattutto per farsi conoscere all’estero, potranno contribuire all’ottimo risultato dell’export italiano: i nostri vini hanno una fetta di mercato nel mondo che vale ben 4 miliardi di euro».
Vinitaly resterà aperto per i quattro giorni dalle 9.30 alle 18; da oggi a martedì, l’ingresso sarà consentito fino alle 17, mercoledì sino alle 16. Il biglietto giornaliero è di 80 euro (75 euro se acquistato on-line), mentre l’abbonamento costa 120 euro (115 euro prendendolo via internet). Per informazioni, chiamare lo 045-8298854 (dalle 9 alle 12.30). Ci saranno navette di autobus gratuite da e verso i parcheggi, il centro di Verona, la stazione dei treni e l’aeroporto.
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