Venezia: primarie del centrosinistra, parola a 25 mila elettori
Domani al lavoro 300 volontari del centrosinistra. 37 seggi, per scegliere il candidato si paga un euro
MESTRE. Trecento volontari al lavoro in 37 seggi. Trentamila schede stampate, di color grigio. Un euro, il minimo da sborsare per poter scegliere tra i tre candidati. E’ tutto pronto in vista delle primarie del sindaco di domani, domenica. Urne aperte dalle 8 del mattino alle 20. Primarie, la campagna elettorale si chiude alle 7.59 di domenica. Poi a decidere saranno gli elettori del centrosinistra che sceglieranno il candidato sindaco che dovrà battere Renato Brunetta. Seggi aperti dalle 8 alle 20 di domenica in 37 seggi. Di primarie in città, dal 2005 ad oggi, ce ne sono state già 5 ma queste sono le prime che decidono il candidato sindaco.
I nomi dei tre candidati sulla scheda di voto, di colore grigio, sono stati decisi con un sorteggio. Primo a sinistra, Giorgio Orsoni; al centro Gianfranco Bettin e a destra, Laura Fincato. Ieri il comitato organizzatore delle primarie ha fornito gli ultimi dati. 37 seggi in tutto il Comune, 300 volontari impegnati nella raccolta dei voti. Trentamila le schede stampate. Alle primarie della città ci si attende dalle 20 alle 25 mila persone, più dei 18 mila che votarono il segretario del Pd.
Il seggio in Municipio. La lista dei seggi (che pubblichiamo ndr) contiene alcune novità. La più importante è la cancellazione del seggio di via Poerio a Mestre, all’emeroteca oggi occupata da uffici del Comune. Si vota in via Palazzo al pianoterra del Municipio che ospita anche una delle manifestazioni della domenica ecologica. Ingresso da via Palazzo per chi vota alle primarie. Nuovi seggi anche a Malcontenta, San Polo e alla Giudecca.
Chi vota e cosa fare. Possono votare gi elettori del centrosinistra italiani e maggiorenni, ma anche i ragazzi che entro domenica hanno compiuto 16 anni, i cittadini comunitari e quelli extracomunitari. Occorre presentarsi al seggio con la carta d’identità, la tessera elettorale e 1 euro, il contributo minimo. Chi vota dovrà firmare l’iscrizione all’albo degli elettori del centrosinistra, fondamentale per «evitare eventuali inquinamenti» del voto.
La mozione Marino. Giovedì sera si è riunita anche la mozione Marino che ha deciso di non schierarsi con uno dei tre candidati ma di «portare gli elettori a votare per il candidato che risulterà vincitore alle primarie». Libera scelta, in pratica e non mancano le polemiche come quella della Di Lucia Coletti: «Come si fa a non schierarsi?». Il senatore Felice Casson ha annunciato: «Io voterò per Gianfranco Bettin, è la mia scelta personale».
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