Venezia, per il rimpasto di giunta spunta il nome di Calimani

Lo storico potrebbe sostituire all’assessorato alla Cultura Tiziana Agostini. In programma riunione dei partiti che sostengono la maggioranza
Il neosindaco di Venezia Giorgio Orsoni oggi 8 aprile 2010, a Cà Farsetti sede del Municipio, sul Canal Grande. ..La citta' della laguna resta al centrosinistra, ma l'insediamento di Orsoni segna comunque la fine dell'era Cacciari, il sindaco-filosofo che ha guidato Venezia per quasi 15 anni e che oggi ha dato l'addio alla sua lunga esperienza amministrativa...../ANSA / ANDREA MEROLA / DBA
Il neosindaco di Venezia Giorgio Orsoni oggi 8 aprile 2010, a Cà Farsetti sede del Municipio, sul Canal Grande. ..La citta' della laguna resta al centrosinistra, ma l'insediamento di Orsoni segna comunque la fine dell'era Cacciari, il sindaco-filosofo che ha guidato Venezia per quasi 15 anni e che oggi ha dato l'addio alla sua lunga esperienza amministrativa...../ANSA / ANDREA MEROLA / DBA

VENEZIA. Nonostante i mal di pancia di qualche partito e i divieti di altri, che si vedrebbero ridotta la delegazione in giunta, il sindaco Giorgio Orsoni sembra voler proseguire sulla strada del taglio degli assessori, passando da 12 a 8, e della ridistribuzione delle deleghe. Oggi dovrebbe essere il giorno delle decisioni, subito dopo il Consiglio comunale. Naturalmente, come sta accadendo da più di due settimane, le voci si accavallano e spuntano anche noni nuovi, o quasi. Finito in archivio quello di Angela Vettese perché incompatibile essendo la docente Iuav presidente di una fondazione controllata dal Comune, la Bevilacqua La Masa, spunta quello di Riccardo Calimani, storico e scrittore e da alcune settimane presidente della Comunità ebraica lagunare. Il suo nome era già girato quando il sindaco, appena sconfitto nelle elezioni Renato Brunetta, stava formando la sua giunta, poi era stato accantonato. Sostenitore fin dalla prima ora di Orsoni e suo buon amico, potrebbe essere per lui la volta buona e naturalmente l’assessorato sarebbe quello della Cultura.

Se, infatti, passerà la proposta della giunta a otto, una di coloro che potrebbe lasciare è l’attuale assessore alla Cultura Tiziana Agostini. Ha già dato le dimissioni l’assessore alle Attività produttive e alle partecipazioni societarie Antonio Paruzzolo, le cui deleghe il sindaco dovrà redistribuire, come del resto quelle di Ezio Micelli, Roberto Panciera e Bruno Filippini. Questi i nomi che insistentemente e nonostante Idv e Udc stiano puntando i piedi, pensando addirittura di far mancare il loro appoggio al centro sinistra, vengono dati in uscita. Oltre alla Cultura, alle Attività produttive, ci sarebbero da redistribuire, dunque, anche le deleghe dell’Urbanistica, del Turismo e della Casa e Patrimonio. Ma c’è di più, il sindaco sembra volere per sè a tutti i costi il Bilancio, che da tre anni è gestito da Sandro Simionato.

Il condizionale, comunque è d’obbligo, visto che il mal di pancia ad alcuni partiti è rimasto e visto che il sindaco non sembra disposto ad affrontare una crisi di giunta a due anni dalle elezioni per il rimpasto.Oggi, quindi, dopo il Consiglio comunale, è prevista la riunione di maggioranza durante la quale il sindaco avanzerà le sue proposte per la prima volta alla presenza di tutti i rappresentanti dei partiti che lo sostengono. L’occasione per Orsoni è comunque ghiotta, vista la necessità di sostituire Paruzzolo, che ha scelto di andarsene ma che era già nella lista degli assessori in uscita.

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