Pronti gli acquirenti per palazzo Labia a Venezia: potrebbe comprarlo una fondazione

La valutazione è di circa 40 milioni di euro. La Rai intende venderlo in un unico pacchetto con Milano, Genova e Firenze

Enrico Tantucci
in foto esterno palazzo labia
in foto esterno palazzo labia

Ci sarebbero già dei potenziali acquirenti per Palazzo Labia e per le altre sedi regionali storiche della Rai come Firenze e Genova che intende mettere in vendita, ma gli edifici devono essere prima completamente liberati dalle redazioni giornalistiche e per questo l’azienda radiotelevisiva sta cercando in affitto o in acquisto «Immobili di dimensioni più contenute, e tecnologicamente più avanzati in termini di funzionalità e sostenibilità ambientale», come recita anche il recente invito alla ricerca di edifici che ha lanciato, assistita dall’advisor Kroll, specializzato in operazioni di questo tipo.

La cessione degli immobili storici delle sedi regionali è per la Rai un imperativo categorico per alleggerire la sua pesante situazione finanziaria. Nel bilancio 2023 l’indebitamento netto era di 568 milioni di euro. Nel 2025 non potrà aumentare la spesa e anzi dovrà tagliare il 2 per cento della spesa dell’ultimo triennio, nel 2026 il taglio dovrà essere del 4 per cento.

Già nel 2010 la Rai aveva tentato senza successo di vendere la sede veneziana per trasferirsi in terraferma, con una prima valutazione di circa 60 milioni di euro, poi scesa fino a 40, senza trovare acquirenti.

Impossibile per il palazzo la trasformazione alberghiera. Il riutilizzo potrebbe essere a fini espositivi o comunque di tipo culturale, oppure per ospitare uffici di aziende, come avviene attualmente.

La Rai ha fretta perché anche nel suo avviso, dopo la raccolta delle manifestazioni di interesse alla disponibilità di sedi, prevede di avviare già nei primi mesi di quest’anno la procedura e chiudere nel termine di 12-18 mesi i contratti d’affitto o di compravendita per renderle operative.

L’ipotesi più plausibile è quella di una grande istituzione che voglia prendere casa Venezia, come avvenuto di recente con la Fondazione Berggruen per Palazzo Diedo e la Casa dei Tre Oci, la Fondazione Kapoor per Palazzo Manfrin o la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’isola di San Giacomo in Paludo.

Le dimensioni del palazzo sono molto importanti con i suoi circa 7.500 metri quadri, ma le sue condizioni sono buone, anche se chi dovesse acquistarlo dovrebbe sottoporlo comunque a un intervento di ristrutturazione. Che ha già un suo avamposto in terraferma ma evidentemente non sufficiente ad essere trasformato in una sede regionale vera e propria.

Il Consiglio di amministrazione della Rai aveva già manifestato l’intenzione di cederlo Palazzo Labia «a pacchetto» a un unico operatore immobiliare, con altri edifici come la sede Rai di corso Sempione a Milano, quelle di Genova e Firenze oltre ad alcune proprietà a Roma, con l’obiettivo di incassare complessivamente circa 240 milioni di euro.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia