Aule, laboratori e servizi: l’ospedale Civile fa spazio alla facoltà di medicina

I corsi dell’università di Padova al via dal prossimo novembre per 100 studenti a Venezia. Previsti collegamenti con San Giuliano per i docenti dell’ateneo patavino. Dal prossimo anno al via anche i corsi di osteopatia e di riabilitazione psichiatrica

Eugenio Pendolini

Fervono i preparativi al Civile per la nuova facoltà di medicina e chirurgia in inglese dell’università di Padova che prenderà il via dal prossimo ottobre. Un centinaio gli studenti, provenienti da tutto il mondo, che inizieranno a gravitare intorno allo storico ospedale di San Giovanni e Paolo. E che andranno ad aggiungersi agli oltre 150 studenti che già frequentano i corsi triennali delle professioni sanitarie (fisioterapia, tecniche audiometriche) già attivi negli spazi della struttura o in fase di attivazione da quest’anno (osteopatia e riabilitazione psichiatrica). Il Civile, dunque, si prepara a diventare un centro di formazione con ricadute sui servizi e sulla cittadinanza.

Spazi e strutture

I preparativi per rendere fattibile l’operazione sono iniziati ben prima dell’ufficialità di inizio anno, quando il presidente del Veneto Luca Zaia ha comunicato l’accordo raggiunto tra Usl 3 e università di Padova sullo spostamento del corso di “medicine and surgery” a Venezia. Negli ultimi mesi, infatti, un gruppo di lavoro trasversale ha predisposto un piano operativo per rendere fattibile l’operazione. Sia sul piano della didattica, sia per le attività pratiche e di laboratorio. Per quanto riguarda l’attività frontale, le aule didattiche dovranno contenere un centinaio di studenti. Massimo riserbo, al momento, sull’esatta dislocazione all’interno del Civile delle aule. A queste saranno affiancate i servizi da offrire agli studenti.

E quindi: mensa, connessione internet, aule studio, foresteria, spazi per i docenti e collegamenti da e verso San Giuliano per il personale docente. Gli spazi per queste attività saranno integrati con i corsi professionali già attivi, quindi nelle strutture di recente costruzione intorno al padiglione Jona. Ai cento iscritti di medicina, infatti, si affiancano gli 80 studenti di fisioterapia, i 31 di tecniche audiometriche e, dal prossimo anno, i 20 di osteopatia e i 25 di riabilitazione psichiatrica. Ci saranno poi gli spazi dedicati alle attività pratiche.

«Serviranno laboratori per i percorsi formativi e saranno previsti anche tirocini clinici e preclinici», spiega la dottoressa Elisabetta Spigolon, dirigente dell’area formativa dell’Usl 3. Quanto ai laboratori, negli spazi del Civile saranno svolte attività di microscopia ottica, chimica biologica, biologia cellulare, microbiologia, esercitazioni di anatomia e skill lab. Rispetto ai costi dell’operazione con fondi regionali, la direzione generale dell’Usl 3 fa sapere che si tratta di interventi di manutenzione che rivitalizzano aree del compendio del Civile, quindi, in sostanza, di interventi necessari sul patrimonio, che ora sono orientati ad una finalità universitaria specifica, un domani saranno al servizio dell’attività complessiva dell’azienda sanitaria.

«Opportunità fondamentale»

«La valenza di questo corso, in una città storica come Venezia, comporterà una contaminazione positiva tra la formazione e il futuro dei servizi cittadini», spiega la dottoressa Spigolon. E la conferma di un grande lavoro di squadra arriva anche da Angelo Paolo Dei Tos, presidente della Scuola di Medicina di Padova.

«Si è creato un grande gruppo di lavoro. Siamo di fronte a una svolta epocale, gli spazi ci sono e in città si respira un grande entusiasmo», spiega Dei Tos. Dal punto di vista della didattica, l’ateneo patavino distaccherà otto docenti per seguire i corsi del primo anno (tra cui fisica, chimica e anatomia). Sarà previsto il rinforzo di un collegamento già esistente tra il Civile e San Giuliano per chi intenda raggiungere l’ospedale veneziano dalla terraferma.

«Un corso in lingua inglese come questo», conclude il presidente della scuola di medicina di Padova, «renderà la città ancor più attrattiva. Inizieremo a novembre di quest’anno, trasferiamo al Civile il primo anno di un corso di laurea su cui ora pesano alcune incertezze a livello ministeriale per quanto riguarda l’esame di ammissione».

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