Venezia, nuova rissa tra bengalesi. I vigili ne denunciano sei
VENEZIA. È successo di nuovo: una furibonda rissa tra venditori abusivi bengalesi, in piazza San Marco.È accaduto ieri sera verso le 20, in una Piazzetta dei Leoncini ancora affollata di turisti: all’improvviso l’ennesima lite tra venditori è nuovamente degenerata. In una dozzina hanno iniziato a spintonarsi, gridare, tra calci e pugni: così come era accaduto sabato sera. Ma questa volta, i vigili urbani sono riusciti a intervenire subito, fermando l’esplosione di violenza e riuscendo a identificare e denunciare per rissa sei cittadini bengalesi, mentre altri si davano alla fuga.
«Purtroppo non si può essere sempre in ogni dove, ma questa volta è andata male a loro», commenta soddisfatto l’assessore alla Pubblica sicurezza, Giorgio D’Este, «questa volta siamo riusciti ad intervenire in tempo e a bloccare sei delle persone coinvolte, denunciandole per rissa: vediamo se adesso, mettendola sul piano penale, capiscono che non è il caso di continuare così. Ora visioneremo i filmati delle telecamere di videosorveglianza, per cercare di identificare anche gli altri partecipanti, ma soprattutto per verificare se le persone che abbiamo denunciato siano state coinvolte anche nella rissa dell’altra sera. Ci teniamo a far sapere ai cittadini e soprattutto ai commercianti della Piazza - che giustamente si lamentano per quanto accade - che l’amministrazione e la Polizia municipale si sta impegnando per il controllo del territorio: non riusciamo sempre ad essere ovunque, ma il programma di servizi straordinari messo in campo funziona».
L’assessore D’Este riconosce che la situazione in piazza San Marco ha raggiunto un punto limite: dal pomeriggio fino a oltre la mezzanotte si contano fino a 40, talvolta 50, venditori abusivi di dardi luminosi, rose, bastoni da selfie, grano. Da tempo, sono cittadini bengalesi (regolarmente in Italia e che spesso fanno i venditori abusivi come secondo lavoro) ad essersi imposti con la loro mercanzia in piazza San Marco, giocando a rimpiattino con le forze dell’ordine: un numero crescente che sta aumentando le tensioni per il controllo del “masegno di vendita”. Era già accaduto in passato - si arrivò anche ad aggressioni con in coltello - ma certo la situazione si sta radicalizzando.
«Il problema è che è un fenomeno diffuso in tutto il Paese, non è facile contenerlo», commenta l’assessore, «ma crediamo che facendo le debite pressioni e aumentando la vigilanza, riusciremo a depotenziare questi illeciti e ad essere sempre più incisivi nel contrastare il fenomeno del commercio abusivo e di queste degenerazioni violente. Questi risultati ci confortano: essere riusciti ad intervenire per sedare subito questa nuova rissa, individuando e denunciando penalmente i responsabili, è il riconoscimento dell’impegno che ci stiamo mettendo».
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