Venezia, si è spento monsignor Orlando Barbaro
Pastore, artista, massimo esperto di icone, a lungo vicario episcopale per il culto e arciprete della Basilica di San Marco

Un pastore delle anime, che teneva ad ogni fedele che aveva incontrato lungo il suo cammino, sacerdote in moltissime parrocchie della Diocesi prima, per poi assumere ruoli apicali all’interno del Patriarcato di Venezia, senza mai perdere il suo amore per la semplicità che esprimeva nell’arte cristiana.

Si è spento sabato a 74 anni dopo un periodo di malattia, monsignor Orlando Barbaro, veneziano, ordinato sacerdote nel 1976, a lungo arciprete della Basilica di San Marco, uno dei massimi studiosi di icone cristiane e bizantine, la sua passione. Tanto che nel suo profilo Facebook, dove in molti facevano capolino per salutarlo chiedergli come stava e si ricordava di loro, dei tempi passati assieme e dei viaggi – come quello in Terra Santa – spesso comparivano icone particolari che raffiguravano momenti salienti del cristianesimo. In terraferma è stato ministro a San Giorgio, a San Lorenzo Giustiniani, alla Cipressina, in via Piave, a Santa Maria di Lourdes, poi in provincia, a Gambarare. Per un periodo, ha avuto l’importante ruolo di vicario foraneo di Mestre. Nel 2002 è stato nominato vicario episcopale per la Santificazione e il Culto. Fino al 2007 è stato parroco di San Giovanni in Bragora.

Successivamente è diventato arciprete della Basilica di San Marco, e infine rettore e responsabile della chiesa del cimitero di San Michele in Isola, membro di commissioni, come quella per i Beni culturali ecclesiastici e consulte. Fino a che ha potuto, ha mantenuto il suo incarico di arciprete della basilica della città storica.
«Il cuore della diocesi deve essere particolarmente curato, e il farmaco principale è la preghiera» scriveva nel 2020, in tempo di Covid, sul suo profilo.
Uomo di fede e di preghiera, artista appassionato e uno dei massimi esperti di icone cristiane e bizantine. Nel piccolo appartamento della curia dove ha abitato, dietro a San Marco, conservava 160 icone da lui realizzate negli anni. Le illustrava con piacere ad amici, studiosi e a chi fosse interessato, attraverso l’arte, a conoscere la tradizione orientale, bizantina e cristiana.
In quest’ultimo periodo, in cui si trovava ricoverato al Centro Nazareth di Zelarino, il Patriarca gli ha sempre fatto sentire la sua premurosa presenza. In tanti, ieri, non appena appresa la notizia hanno voluto lasciare un messaggio di cordoglio e condividere un ricordo. I funerali del sacerdote saranno fissati nelle prossime ore.
«La nostra città saluta con commozione don Orlando Barbaro, figura di riferimento per intere generazioni di fedeli e punto di riferimento spirituale per la comunità veneziana» ha scritto l’assessore alla Promozione sociale, Simone Venturini «La sua dedizione, il suo instancabile impegno pastorale e la sua vicinanza alle persone resteranno un esempio per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Grazie, don Orlando, per tutto quello che hai fatto».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia