Venezia, l’idea: un terminal a San Giobbe e una motonave esterna per portare i turisti alle isole
Dalla stazione attraverso il ponte Solesin è possibile dirottare migliaia di persone sulla linea per Murano e Burano. Evitando così di intasare il Canal Grande. Petizione in Comune
VENEZIA. Una motonave “esterna”. Da San Giobbe alle Fondamente Nuove, e poi a Murano e Burano. Per scaricare la pressione dal Canal Grande. Intercettare i turisti che arrivano alla Ferrovia e sono diretti alle isole. Alleggerire il carico sulle circolari del Giracittà, che scoppiano di passeggeri. Forse è l’uovo di Colombo. Ma nessuno ci ha mai pensato, e tantomeno lo ha sperimentato. Adesso la proposta arriva in Comune sottoscritta da un gruppo di cittadini. Un tratto di penna sulla mappa della città. Ed ecco la grande riforma a costo zero _ ma con possibilità di guadagni per l’azienda pubblica del trasporto _ è pronta.
UNA MOTONAVE ESTERNA
Negli ultimi anni l’invasione turistica ha messo a dura prova la tenuta di un sistema della mobilità fermo agli anni Ottanta. I visitatori crescono i modo esponenziale, la città è sempre la stessa. E i vaporetti e i motoscafi sono gli stessi di mezzo secolo fa. Di più non ce ne stanno, dicono i vertici di Actv. In realtà la frequenza oraria in Canal Grande e in alcune linee è anche diminuita rispetto a qualche anno fa. Dunque? Per evitare l’implosione è il caso di studiare alcune semplici modifiche alle linee che si possono sperimentare subito.
Il progetto del terminal a San Giobbe risale ai primi anni Ottanta. Già allora si parlava invano di “diversificare i flussi”” e aprire nuovi accessi per evitare l’intasamento di piazzale Roma e del Canal Grande. Il terminal a Fusina, quello di Tessera. Il tram a San Basilio _ che invece è stato portato anch’esso nell’intasato piazzale Roma. E la circolare con partenza e arrivo a San Giobbe. Negli ultimi anni la costruzione del nuovo ponte intitolato a Valeria Solesin consente a chi arriva alla stazione di raggiungere San Giobbe e l’Università in 5 minuti di strada a piedi. Ma soprattutto apre nuovi scenari per i collegamenti con la laguna Nord. Senza bisogno di grandi scavi né di grandi costose infrastrutture, un pontile per la motonave o per un motobattello a San Giobbe, tra il rio di Cannaregio e il ponte Ferroviario, consentirebbe di deviare i flussi diretti alle isole. Chi va a Murano e poi a Burano in somma, non dovrebbe intasare le linee dedicate ai pendolari e ai residenti. Il viaggio sarebbe anche piacevole. E soprattutto si eviterebbero le code viste negli ultimi week end alla Stazione ferroviaria e alle Fondamente Nuove per salire sui 4.1-5.1 già stracarichi alla partenza.
LA LINEA 2
Altro correttivo richiesto nelle ultime settimane è il prolungamento della linea 2. Dopo molti mesi di disagi il percorso è stato allungato a San Marco da piazzale Roma e Rialto e viceversa. In questo modo se opportunamente indirizzati, i turisti eviterebbero di intasare la linea 1 occupandola per tutto il Canal Grande. E arriverebbero prima a piazzale Roma o alla Ferrovia. Necessario anche il prolungamento al Lido, sempre nell’ottica della diversificazione dei flussi.
LA NAVETTA
Altro problema in alcuni orari e nei week end è l’intasamento delle linee dirette alle isole. I motoscafi del GiraCittà non ce la fanno più a contenere i passeggeri. Soluzione, anche questa a costo ridotto, quella di attrezzare una navetta tra le Fondamente Nuove e Murano-Colonna. Si libererebbero in queso modo posti nei mezzi di linea, perché la navetta non deve fare il giro dell’isola ma collegare le due sponde. Sistema analogo anche per la Palanca. Qui funzionava da sempre la navetta del vaporetto tra Zattere la Giudecca. Per i giudecchini è difficile salire a bordo dei mezzi strapieni con i carrelli della spesa, soprattutto la sera.
MOTONAVE
Altro punto, sollecitato anche dai piloti actv, è quello di ripristinare i collegamenti con motonave. Sfrattata dalla Paglia per far posto alla stazione dei taxi, eliminata dalla redditizia tratta fra Punta Sabbioni e il Lido, e anche nel percorso Fondamente Nuove-Burano-Treporti. La motonave porta 1500 persone alla volta, circa 5 volte un normale vaporetto.
RESIDENTI
La richiesta che ora sarà inviata a Municipalità e Comune prevede anche “una maggiore attenzione” ai residenti, quasi tutti abbonati, in gran parte anziani. Le fermate delle linee a loro dedicate sono spesso spostate nei posti più scomodi. La linea da piazzale Roma alla Scomenzera, la 5.1 a Santa Chiara, alla Ferrovia il più lontano dalla stazione dei treni, per lasciar posto alle linee turistiche e ai taxi. Urgente anche dotare tutti i pontili di ingressi differenziati.
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