Venezia, le mani di Lorenzo Quinn lasciano il Canal Grande

Iniziate le operazioni di smontaggio dell'opera, che potrebbe tornare: l'artista l'ha donata alla città. Intanto in acqua restano i "trucioli"
Le Mani di Lorenzo Quinn: iniziate le operazioni di smontaggio
Le Mani di Lorenzo Quinn: iniziate le operazioni di smontaggio

VENEZIA. Il giorno è arrivato: le grandi mani di Lorenzo Quinn lasciano Venezia.

Lunedì sono iniziate le operazioni di smontaggio: l'opera d'arte di grande impatto, che per un anno ha sostenuto idealmente Ca' Sagredo, in un abbraccio a tutta Venezia - "Support", il suo nome - viene smontata pezzo dopo pezzo ed entro martedì 8 lascerà il Canal Grande, per fare ritorno nello studio spagnolo dell'artista.

Almeno per il momento.

"Spero che le mie Mani possano restare a Venezia", ha detto nei giorni scorsi l'artista, "Sono le mani di mio figlio Anthony, e sono mani importanti come è importante il messaggio che lanciano: il problema del riscaldamento globale che aumenta costantemente. Dobbiamo salvare il mondo. Io vorrei donarle ai veneziani: sono nate a Venezia, spero trovino una collocazione".

Montate un anno fa e subito molto amate anche dai veneziani, dopo una prima proroga,  ora vengono rimosse, perché è definitivamente scaduta l'autorizzazione della soprintendenza.

Ma potrebbero tornare: Lorenzo Quinn ha, infatti, avviato l'iter per la donazione annunciato al Comune di Venezia e il sindaco Brugnaro ha promesso che sarà trovata una collocazione all'opera: si è parlato dell'Arsenale, si è fatta avanti l'isola di San Servolo, ma si parla anche del museo di Ca' Pesaro. Intanto, a Forte Marghera troverà posto un'altra opera donata dall'artista: una mano con una grande fionda, titolo "Stop Playng" .

Operazioni si smontaggio di un qualche impatto, come mostrano le foto che ci ha inviato il lettore Antonio Ongaretto: il taglio delle mani ha lasciato trucioli di vetroresina sull'acqua del Canal Grande, trattenute dalle alghe sottoriva: "Sarebbe bastata una retina", l'osservazione amara.

 

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