Venezia, la protesta di ciechi e sordi contro i tagli ai servizi
VENEZIA. Ciechi e sordi scendono in piazza. Oltre 600 persone hanno manifestato questa mattina da Piazzale Roma a Palazzo Ferro Fini, a Venezia, per chiedere una volta per tutte alla Regione di garantire i servizi per il prossimo anno scolastico. Fino a giugno i soldi sono stati garantiti, ma per il futuro non c’è nessuna certezza per i 1000 bambini che in Veneto hanno questa complicazione.
La riforma Delrio (aprile 2014) ha tolto infatti alle province le competenze e le risorse per attivare questi servizi. Oggi serve una norma affinché si decida a chi dare i soldi e chi può seguire i servizi rivolti a chi soffre di disturbi sensoriali. Questa mattina associazioni, famiglie, istituti, lettori e mediatori hanno chiesto alla Regione di mettere nel Bilancio preventivo 2015 i 12 milioni sufficienti a garantire il proseguimento del servizio e di confermare le province come referenti ufficiali.
Una delegazione di rappresentanti ha incontrato l’assessore regionale Davide Bendinelli che ha confermato il suo impegno a far approvare all’unanimità da tutta la Giunta l’emendamento per finanziare i servizi, almeno fino al 31 dicembre 2015. I manifestanti speravano di ricevere certezze più che rassicurazioni e hanno ribadito che saranno presenti a ogni consiglio per verificare che le promesse vengano mantenute e che nel Bilancio siano approvati i servizi di sostegno ai disturbi sensoriali.
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