Venezia, la moglie critica coppia in bici: lui viene pestato a sangue
VENEZIA. Anziano pestato a sangue davanti alla moglie. È successo ieri sera a Sant’Elena. Un pestaggio immotivato e riconducibile a un’osservazione fatta dalla moglie dell’uomo che si era lamentata perché una coppia stava percorrendo la calle in bicicletta. Autore del pestaggio un uomo sui 45 anni che insieme alla compagna stava percorrendo, appunto, la calle in bicicletta. Sull’accaduto indagano i carabinieri.
Sono da poco passate le 18.30, la coppia di anziani, lui di 74 anni e lei di 70, stanno passeggiando per l’isola accompagnando a fare un giro la loro cagnetta. La donna è al telefono con un’amica. I due stanno raggiungendo il ponte sul rio di Sant’Elena e stanno camminando in direzione della chiesa. A un certo punto in senso opposto arrivano un uomo e una donna in sella a due biciclette. L’anziana commenta con l’amica il fatto che chi arriva a Venezia non sa che non si può andare in bicicletta. Gli altri capiscono le sue parole nonostante la 70enne non si fosse rivolta direttamente a loro e non avesse usato frasi offensive e tanto meno li avesse rimproverati. I due iniziano a inveire contro l’anziana, mentre la donna non capisce che si stanno rivolgendo a lei. Se ne rende conto solo quando i due scendono dalle biciclette e si dirigono verso i due anziani.
Racconta la settantenne: «Non ho fatto in tempo a chiedere cosa volessero che, mentre la donna inveiva in veneziano contro di me, l’uomo senza che mio marito facesse nulla lo ha colpito con un pugno in pieno viso. Poi non contento lo ha spinto contro un muretto dove mio marito si è ferito ad una mano. A quel punto l’altro è diventato una furia. Ha scaraventato a terra mio marito con la faccia schiacciata contro i masegni, mentre con un ginocchio gli bloccava la schiena. Io gridavo se era matto, mentre la sua compagna gli diceva di smettere, Ricordo gli occhi dell’uomo quando ha alzato la testa e mi ha guardato gridando: e io sarei il matto? Noi viviamo qui e mentre diceva queste parole colpiva in testa mio marito con il gomito. Non ho mai visto una cosa del genere, aveva gli occhi indiavolati. Picchiava e minacciava. Non ho capito se fosse veneziano, mio marito dice di sì. Ho capito solo che continuava a ripetere che lui vive qui. Ho cercato di spostarlo da mio marito, ma aveva una forza incredibile» continua la donna ancora impaurita, mentre attende che il marito entri nell’ambulatorio del Pronto Soccorso del Civile. «E per fortuna che mio marito è alto un metro e ottanta ed è ancora forte. Finalmente l’altro, dopo le mie richieste di aiuto, si è alzato ed è andato via in sella alla bicicletta con la compagna».
I due anziani sono tornati a casa. L’uomo non voleva farsi medicare. A casa sono stati raggiunti dai carabinieri avvisati dalla donna. E sono stati i militari a convincerlo a farsi medicare all’ospedale. L’uomo che non ci voleva andare anche per tranquillizzare la moglie, ha rimediato due bernoccoli in testa, un labbro tagliato, una profonda escoriazione alla mano destra e diversi ematomi alla schiena. L’aggressore non è stato ancora individuato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia