Pluriclasse a Sant’Erasmo, gli alunni restano sei: attesa una nuova deroga
Nessun iscritto alla prima elementare sull’isola, ma la preside si dice fiduciosa. Sono confermate le sezioni a Murano e Burano

Nessun bambino iscritto alla prima elementare alla scuola elementare di Sant’Erasmo, ma presumibilmente il plesso verrà “salvato” dalla deroga che dovrebbe arrivare - proprio come lo scorso anno - dall’Ufficio scolastico.
La nuova dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Ugo Foscolo di Murano-Burano, Loredana Bencivenga, si dice, proprio per questo motivo, tranquilla: «Il numero minimo per formare una pluriclasse è di otto alunni, noi a Sant’Erasmo ne abbiamo sei, esattamente come lo scorso anno, perché non ci sono stati bambini che sono passati dalle elementari alle medie, perciò si è mantenuto l’equilibrio» spiega, «e, proprio per questa ragione, l’Ufficio scolastico ci dovrebbe dare la deroga, visto che anche lo scorso anno l’aveva concessa». Nonostante l’inverno demografico soffi folate gelide in tutt’Italia, facendosi sentire ancora di più in città come Venezia e le sue isole, l’Istituto comprensivo della laguna nord non ha avuto conseguenze pesanti in termini di iscrizioni per l’anno scolastico 2025-2026: sono stati persi solo 8 studenti. Garantita anche la classe prima - con ben 16 bambini - alla scuola primaria Alfredo Di Cocco di Burano, dove quest’anno ci sono due pluriclassi.
«Ѐ ancora presto per dire in che modo verrà organizzato l’assetto per il prossimo anno, bisognerà capire se le due pluriclassi verranno mantenute, ma verrà deciso più avanti» fa sapere la preside. Intanto, anche alla scuola media Vivarini di Murano verrà garantita una classe prima, con i numeri che torneranno a riassestarsi dopo l’uscita di ben due classi terze. «Non avevamo mai avuto due terze, quella è stata un’annata eccezionale, perciò il fatto che parta una sola prima non lo vedo tanto come una diminuzione di studenti, quanto come un ritorno alla situazione di normalità precedente».
Se almeno per il prossimo anno scolastico l’istituto comprensivo potrà continuare con la sua attività senza chiusure di sezioni, è anche vero che il futuro preoccupa la dirigente scolastica, soprattutto considerando il progressivo spopolamento delle isole. «Ѐ sempre difficile mantenere i numeri richiesti. Non so come sarà la situazione anche solo tra due o tre anni» ammette, «io cercherò di fare il possibile per mantenere le pluriclassi, a Sant’Erasmo come negli altri territori, per le famiglie ma anche per gli insegnanti, perché spostarsi da un’isola all’altra anche in caso di supplenze non è di certo comodo. Bisogna fare il possibile per salvare le scuole nelle piccole isole, perché quando a un territorio togliamo questo servizio, togliamo tutto», conclude, esprimendo quello che, a tutti gli effetti, è anche il pensiero dei residenti sulle isole, che chiedono più servizi per incentivare la residenzialità.
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