Venezia, inutilizzata l’ambulanza donata: «La rivoglio»

LIDO. Mancano le autorizzazioni dalla Regione e il personale non è stato ancora tutto addestrato all’uso; fatto sta che dopo due mesi e mezzo l’autoambulanza per il trasporto malati donata alla Croce Bianca dall’imprenditore Sergio Puppola, è ancora parcheggiata lungo una strada dell’isola.
Oltre 100 mila euro investiti per nulla, almeno fino a questo momento, tant’è che lo stesso Puppola ha minacciato di riprendersela e donarla ad altri enti.
«È assurdo», afferma l’imprenditore lidense che già in passato si è reso protagonista di altre iniziative benefiche. «Abbiamo fatto le corse per raccogliere i fondi necessari in poco più di un anno, e l’80 per cento della somma l’ho investita io a titolo personale. Il resto è arrivato invece da molti cittadini che hanno creduto in questo progetto, e ai quali adesso io deve anche rendere conto. Ma non riesco davvero a capire perché quel mezzo non venga già utilizzato. Prima di Natale abbiamo fatto un rinfresco e benedetto l’autoambulanza in piazzale Santa Maria Elisabetta, e lasciamo perdere le disattenzioni delle istituzioni in quella circostanza. Ma siamo andati avanti e abbiamo terminato gli ultimi allestimenti, e il tutto è stato fatto da una multinazionale del settore a maggior garanzia di ciò che stavamo facendo».
Questo mezzo non serve all’emergenza urgenza tipo quelli in uso al Suem-118, ma solo al trasporto malati da casa agli ospedali e viceversa. «Abbiamo messo tutto ciò che serviva compresa la pedana mobile per le carrozzine, e anche altri strumenti proprio perché fosse la migliore possibile. Eppure stiamo ancora aspettando la certificazione e la messa in servizio. Perché?» si chiede Puppola.
Pronta la replica del presidente della Croce Bianca, Bernardo Lancia: «Non capiamo questa agitazione attorno al nuovo mezzo. Se non è stato ancora utilizzato è solo perché aspettiamo prima di poter addestrare il nostro personale destinato al servizio, poiché è particolare e ha strumenti di cui prima non disponevamo. Poi la metteremo in servizio, spero per fine mese. Da 12 anni lavoriamo senza chiedere niente, di certo ora non siamo qui a nascondere un regalo come questo».
Sergio Puppola ribadisce comunque il suo concetto: «O qui si sblocca la situazione, oppure mi riprendo l’autoambulanza e la regalo a qualcun altro, anche fuori regione, dove magari ne hanno più bisogno. Se manca la certificazione va fatta, e l’autoambulanza può comunque operare per i trasporti, migliorando la situazione per chi ne può aver bisogno sin da subito, e prendendo il posto di quella vecchia come avevamo stabilito».
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