Venezia, il prof Andrea Marcialis muore a 47 anni per le complicazioni di una polmonite
Il dolore di colleghi e amici: «Lui era davvero una persona straordinaria»
VENEZIA. Il professore buono che amava l’arte. Addio ad Andrea Marcialis, insegnante dell’istituto professionale Barbarigo di Venezia. Nei giorni scorsi è mancato, a soli 47 anni, Andrea Marcialis. La causa della morte è legata alle complicazioni di una polmonite bilaterale che da circa un mese lo aveva colpito.
«La sua scomparsa non è correlata al covid» precisa la sorella Simonetta, «ma lo choc in tutti noi è ancora grande. A uno degli ultimi controlli Inps, gli era stato detto che sarebbe potuto tornare a scuola, ma poi la situazione purtroppo è peggiorata».
Famiglia di origine sarda, da due generazioni si era trasferita in Veneto. Nella sua carriera, Andrea aveva insegnato sempre nel veneziano: Marghera, Portogruaro e Mestre. Professore d’italiano (si era laureato con 110 e lode), insegnava anche arte, materia di cui nutriva un’immensa passione.
«Era un grandissimo studioso», spiega la sorella, «e amava continuamente leggere e aggiornarsi. Era pieno d’interessi e stava inoltre per laurearsi in sanscrito. Era una persona altruista, faceva tutto per gli altri e lo faceva sempre col sorriso».
Ma Andrea amava l’arte a 360 gradi, perché nel tempo aveva coltivato un’altra grande passione: la musica. Infatti Marcialis aveva frequentato il conservatorio e suonava il flauto dolce. Una passione che lo aveva portato perfino a far parte di un gruppo musicale col quale si era esibito in Italia ma anche in varie città d’Europa. Un’esperienza che gli aveva consentito di conoscere molte persone e di trasformare un interesse in qualcosa di altamente gratificante.
«Era arrivato nella nostra scuola solo dallo scorso mese di da settembre», racconta commossa la preside Rachele Scandella, «ma fin da subito aveva creato un ottimo rapporto coi suoi studenti. Era un docente preparato e disponibile. E’ una perdita che addolora tutti».
Le esequie di Andrea Marcialis si sono svolte il 18 gennaio e questo sabato sarà cremato e successivamente sepolto al cimitero di Mestre accanto alla tomba padre, scomparso cinque anni fa a causa di un incidente stradale.
Andrea lascia la mamma Emily, la sorella Simonetta e il suo compagno di vita Kesh, con il quale aveva avevano coronato il loro amore sposandosi.
Una morte che ha sorpreso tutti e pure sui social si avverte il profondo affetto che le persone nutrivano per lui. «Ciao compagno di studi e grande professore», scrive Laura, «lasci dolci ricordi e tanti insegnamenti importanti».
Infine, anche i genitori dei suoi allievi lo pensano con affetto. «Sei il professore che ho amato e amato di più», racconta una mamma, «e nonostante mia figlia ora sia già all’università e sia passato molto tempo, sei rimasto sempre nel nostro cuore».
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