Venezia, il Ponte di Rialto “sorvegliato speciale”

Restauro promosso a pieni voti, ma il collaudatore sollecita una serie di manutenzioni e verifiche periodiche
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 09.08.2016.- Apertura della scalinata del Ponte di Rialto, lato del Comune.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 09.08.2016.- Apertura della scalinata del Ponte di Rialto, lato del Comune.

VENEZIA. Restauro del ponte di Rialto “promosso” a pieni voti, ma con alcune raccomandazioni per il futuro, per mantenerne l’integrità.

L’intervento compiuto dal Comune grazie alla sponsorizzazione della società Only The Brave dell’imprenditore vicentino Renzo Rosso ed eseguito dalle imprese Lares, Lithos e Setten ha ottenuto il certificato di collaudo predisposto dall’ingegner Nicola Berlucchi che ne attesta la correttezza e la funzionalità, oltre che il rispetto dei costi anche con gli adeguamenti resisi necessari in corso d’opera.

Ma servirà procedere «ad un’adeguata manutenzione delle pavimentazioni con controllo di rotture e di distacco delle stuccature dei gradini e dei paramenti per evitare ammaloramenti ed un rapido degrado delle superfici con infiltrazioni all’interno dei giunti». Raccomandata anche l’applicazione di un prodotto idrorepellente - per difendere il ponte dalle infiltrazioni - nei prossimi cinque anni.

Il Comune è inoltre invitato dal collaudatore ad applicare il piano di manutenzione già predisposto per la struttura e il monitoraggio annuale, che dovrà servire a mantenere sotto controllo la statica del ponte - che fino ad oggi si è comportata benissimo - ed eventuali fessurazioni che dovessero manifestarsi. Per quanto riguarda le coperture in piombo, dovranno essere mantenute pulite e e garantite le zone di deflusso delle acque piovane.

Un’attenzione particolare andrà inoltre riservata alle gradinate e anche al malvezzo di gettare su di esse le gomme da masticare usate dai turisti di passaggio. Il collaudatore raccomanda a questo proposito «un programma di manutenzione e di pulitura programmata per l’asportazione dei chewing-gum che deturpano le scalinate e la revisione o il rifacimento, ove necessario, delle stuccature tra i gradini che, causa l’altissima percorrenza dei turisti, avranno forzatamente un rapido degrado nei punti più esposti».

Infine, per la conservazione delle superfici in pietra, è statoi applicato un prodotto idrorepellente trasparente che avrà una durata di cinque anni.

«Sarebbe auspicabile» conclude il collaudatore «che l’amministrazione prevedesse una nuova applicazione dopo tale scadenza per garantire la protezione del monumento dalle acque, causa principale del degrado».

Insomma, il ponte di Rialto ora è a posto, ma per mantenerlo in queste condizioni - considerata anche la costante e sempre più forte pressione turistica - sarà necessario conservarlo con cura e sottoporlo a controlli e manutenzioni periodiche, più che in passato.

Enrico Tantucci

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