Venezia, il Ponte della Costituzione si è spostato di 2 centimetri
Sono i risultati del monitoraggio 24 ore su 24. Nuovo intervento di riassetto nelle prossime settimane per la struttura di Calatrava: crescono le spese di manutenzione, sarà necessario trovare i fondi

Il marmo del ponte ancora da sistemare
VENEZIA. E' stato rimesso in asse quest'inverno, per annullare una spinta sulle fondamenta di un centimetro: ma in pochi mesi si è mosso di nuovo, questa volta di due centimetri. Lo dice il monitoraggio al quale è sottoposto 24 ore su 24. Così nelle prossime settimane il Ponte della Costituzione dovrà essere nuovamente rimesso in sesto con la spinta dei martinetti idraulici e con una certa urgenza visto che la tolleranza massima di spinta sulle rive è per uno spostamento di 4 centimetri, pena il collasso della struttura ad arco ribassato. Non c'è pace per il Ponte firmato Calatrava.
«Porterò la delibera in giunta a giorni», osserva l'assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni. Il tono è sconsolato: quando si tratta del Ponte della Costituzione, ce n'è sempre una. Ed è anche una spesa non indifferente: come già stimato dallo stesso Maggioni, rispondendo a giugno a un'interrogazione, la manutenzione del ponte costa ogni anno 140-150 mila euro, tra monitoraggi e allineamento. L'intervento di riassetto statico era previsto dal progetto iniziale come «ordinario», trattandosi di una struttura metallica, anche se ha molto di straordinario. Anticipare la manutenzione significa aumentare le spese. Fondi che saranno stanziati perché urgenti, mentre - per ora - non ce ne sono per la manutenzione ordinaria: da mesi quattro gradini in vetro del ponte sono rotti, evidenziati con scotch giallo e nero in attesa di una sostituzione che non arriva.
«Non abbiamo soldi», sospira il presidente di Insula Paolo Sprocati, «la manutenzione del Ponte rientra in quella della città e, purtroppo, per i ben noti problemi di bilancio, quelli per la manutenzione 2011 non sono ancora stati stanziati». E il Ponte della Costituzione - con il suo scheletro acciaio e vetro - è un paziente delicato e oneroso da curare: oltre al riassetto, ogni gradino da sostituire va ordinato e fuso su misura, costo attorno ai 3 mila euro. In questi tre anni di vita del Ponte di Calatrava, ne sono già stati sostituiti una decina, rotti dal passaggio dei carretti ma anche dagli stessi movimenti della struttura. E ora c'è anche la punta in marmo della balaustra da rimettere a posto: per ora il solito scotch nero-giallo a evidenziare il vandalismo. Il blocco di marmo è ancora in caserma dei carabinieri (per il danneggiamento sono stati denunciati tre giovani rumeni): la Procura deve disporne il dissequestro. Un perno e collante e il ponte riavrebbe almeno la sua punta.
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