venezia, il fondo Silver Fir si prende l'ospedale Fatebenefratelli

Nuova acquisizione dopo il San Camillo. La società Plv lo ha comunicato ai sindacati. «Resteremo come affittuari»

VENEZIA. Sono stati venduti i muri dell’ospedale Fatebenefratelli di Venezia, in Fondamenta Madonna dell’Orto a Cannaregio. E l’acquirente, si scopre, è lo stesso che è dietro l’operazione di acquisizione del San Camillo degli Alberoni da parte di villa Salus. Ovvero il fondo milanese, Silver Fir. . La novità è arrivata come un fulmine, non tanto a ciel sereno.

La comunicazione l’ha data il direttore di struttura, il dottor Giorgio Lupazzi in un incontro con le organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil della sanità privata. «Ci è stato comunicato», spiega Pietro Polo, sindacalista della Uil Funzione Pubblica della sanità privata, «che i muri dell’ospedale sono stati venduti con una operazione che in gergo si definisce “sale-leave back” (ovvero una vendita con patto di locazione, ndr) . L’ospedale rimane operativo, senza alcun cambiamento, ma come affittuario della sede del Fatebenefratelli».

I sindacati hanno anche scoperto nella riunione con il Fatebenefratelli, che ieri il direttore generale della Plv, la società dell’Ordine religioso della Provincia lombardo Veneta, era impegnato proprio nella firma finale sull’atto di compravendita.

Pietro Polo legge una nota dell’azienda che ha messo nero su bianco le rassicurazioni ai sindacati circa la vendita dei muri dell’ospedale veneziano e che ha un legame lungo trecento anni con Venezia. La nota precisa che l’operazione di cessione della proprietà dell’immobile rientra nelle azioni del nuovo piano industriale e finanziario 2019-2027, avviato dopo un importante accordo con un importante istituto bancario per garantire la ristrutturazione del debito dell’istituzione sanitaria religiosa, con un accordo siglato il 30 settembre scorso. Si parla di debiti importanti, di circa 100 milioni di euro.

«Ci è stato chiarito che questa operazione serve a mettere in sicurezza l’ente, i propri pazienti, il personale, i famigliari e gli investitori. Ed uno dei passaggi del nuovo piano è la vendita dell’immobile dell’ospedale di Venezia», dice Pietro Polo, «ma l’ospedale, a dispetto delle voci del passato, ha ribadito che continua a credere nella struttura veneziana». Il sindacalista della Uil Fp veneziana commenta l’annuncio.

«Personalmente, vista la situazione della sanità religiosa veneziana, sarebbe stato utile un ragionamento di pool organic tra enti. Adesso, dopo questo annuncio, aumentiamo l’attenzione con cui seguiamo le sorti del Fatebefratelli perché questa struttura deve diventa ospedale di comunità e ci sono 130 dipendenti da tutelare, tra cui una importante cooperativa con una trentina di addetti e servono certezze per gli operatori socio sanitari». —

Mitia Chiarin 


 

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