Venezia, il Comune punta sui gruppi di vicinato
VENEZIA. Un coordinamento dei controlli di vicinato, gruppi fino a oggi nati spontaneamente in città per segnalare movimenti sospetti o situazioni di pericolo nei quartieri. E' quanto intende fare il Comune di Venezia che nel corso dell'ultima giunta ha approvato il progetto, chiamandolo “Sicurezza urbana consapevole e partecipata”.
"In aggiunta ai precedenti interventi, come la modifica del regolamento della Polizia municipale per consentire l'armamento dell'intero corpo dei vigili urbani, l'inserimento di cani antidroga, il potenziamento della videosorveglianza e l'incremento della presenza dei militari per le nostre strade, la Giunta", spiega il sindaco Luigi Brugnaro, "con voto unanime, ha voluto ribadire che il diritto alla sicurezza e alla qualità della vita urbana rappresentano una priorità per l'amministrazione e sono un presupposto per favorire benessere e sviluppo. Ma serve anche l'impegno civico di ogni singolo cittadino”.
La collaborazione quindi passerà attraverso il raccordo dei gruppi di vicinato con la sottoscrizione di un apposito protocollo d'intesa con la Prefettura. Apripista della sperimentazione saranno le zone di Trivignano via Gatta, Zelarino, Chirignano, Villabona, Ca' Sabbioni e al Lido di Venezia dove sono già presenti, o sono in via di costituzione, gruppi di cittadini associati disponibili alla sperimentazione e che saranno adeguatamente istruiti attraverso un percorso di formazione realizzato dalla Polizia Locale. Il progetto poi potrà essere esteso ad altre zone della città.
L'obiettivo è anche quello di rivedere il ruolo delle sezioni territoriali della polizia locale che saranno trasformate da organismi generalisti di polizia amministrativa a strutture dedicate alla polizia di prossimità, introducendo la figura del vigille di quartiere. Attraverso la piattaforma informatica Iris, giù usata per segnalare buche e interventi di manutenzione, sarà creata l'applicazione “Iris sicurezza” per la segnalazione geo-referenziata da parte dei cittadini delle situazioni d’illegalità, insicurezza e degrado urbano, anche con il supporto di immagini video o fotografiche.
Infine, saranno attivati corsi di formazione all’autodifesa dedicati ai “soggetti deboli” come ad esempio le giovani donne o gli anziani e saranno implementati gli interventi di educazione alla sicurezza, anche proseguendo con il programma “Ocio ciò”. La delibera, approvata dalla Giunta, prima di essere esecutiva, sarà sottoposta al voto del Consiglio comunale.
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