Venezia, idroambulanza multata per eccesso di velocità
VENEZIA. Idroambulanza multata per eccesso di velocità. È successo venerdì mattina alle 11 in piazzale Roma, all’incrocio tra il Rio Novo e il Canal Grande, davanti all’hotel Santa Chiara. Una barca con lampeggianti in funzione della Sanitrans stava per attraccare al pontile riservato alle ambulanze. Quando è stata fermata da una pattuglia dei vigili urbani sezione Canali che in quel momento stava controllando il traffico con telelaser.
Dieci chilometri l’ora la velocità registrata, a fronte di un limite di 7, con tolleranza fino a 8.5. «Siamo in servizio di trasporto malati», hanno obiettato gli infermieri e il motoscafista della Sanitrans. «Mi spiace, ma il paziente è stato dimesso, la regola non vale», ha risposto il vigile. Dialogo che si svolgeva mentre l’anziano dimesso dall’ospedale aspettava di essere sbarcato. Proteste e richieste al Comune di rivedere una norma che consente di fermare anche le idroambulanze che superano di poco il limite.
Ma i vigili sono stati irremovibili. «Il verbale sarà inviato più tardi», hanno detto, «ma quel servizio non è un trasporto d’urgenza» . Non è la prima volta, spiegano alla società, che ha vinto di recente il rinnovo dell’appalto per il trasporto malati dell’Asl 12. Spesso Sanitrans ha presentato ricorso contro i provvedimenti.
Una notizia che fa discutere. Da qualche settimana, su espressa indicazione del sindaco Luigi Brugnaro, sono stati intensificati i controlli per colpire gli eccessi di velocità. Telecamere con pattuglia la mattina a Santa Chiara, ma anche alla stazione e in bacino di San Marco. Una richiesta arrivata dai gondolieri ma anche dai comitati nel periodo estivo. Esaudita quando forse il traffico acqueo non è più così intenso come in estate. Anche negli ultimi giorni il Canal Grande è quasi piatto. Poche onde e pochi motoscafi, vaporetti non più strapieni come in piena stagione. E i controlli sono partiti massicci. Arrivando a colpire anche le idroambulanze.
C’è chi adesso chiede una revisione delle norme. A cominciare da limiti di velocità – espressi in acqua in chilometri orari, già una curiosità – che consentono ad esempio ai vaporetti velocità massime fino a 11-13 chilometri ora, alle barche da trasporto solo 5 chilometri orari, agli altri 7. «A quelle velocità», dicono gli operatori, «spesso le barche non sono nemmeno controllabili».
Una revisione che dovrà interessare anche i sistemi di controllo, allargando ad esempio l’ambito di intervento delle telecamere e del sistema Argos.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia