Venezia, gli insulti razzisti dell’oste: «Ti butto in acqua così ti pulisci»

VENEZIA. Una piccola lite per alcuni bicchieri di plastica finiti in acqua e poi gli insulti. «Te copo, te buto in acqua cosi ti pulisci, scura di m...». Con queste parole il titolare del ristorante Alle Botti, alla Giudecca, si sarebbe rivolto a Nabila Chajai. Un insulto che, come racconta la donna, «l’ha sconvolta». E’ stata la stessa ragazza, una musicista franco-marocchina che da molti anni vive alla Giudecca, a denunciare l’aggressione verbale e razzista, con un post pubblicato sul suo profilo facebook, condiviso in poco tempo da centinaia di persone. Frasi che però il titolare del locale, Fabio Bognolo, dice di non aver mai pronunciato.
«Lei si è arrabbiata per i bicchieri finiti in acqua, ma non ho mai detto quelle parole», la difesa di Bognolo. Oggi la donna presenterà denuncia al comando dei carabinieri di Venezia. L’episodio risale a mercoledì sera, verso le 20.15. Nabila Chajai è un’arpista nota in città, ha suonato anche con l’orchestra della Fenice, suona in tutto il mondo e alla Giudecca partecipa a molte iniziative per rivitalizzare l’isola, mettendo a disposizione la sua musica, ad esempio con l’iniziativa Concerti clandestini, di cui è organizzatrice. Mercoledì sera era seduta sulla panchina davanti al locale - nei pressi della fermata della Palanca - insieme a un’amica, quando è scoppiato l’alterco. I figli di Bognolo stavano facendo il bagno, nel canale della Giudecca, e alcuni schizzi d’acqua hanno raggiunto le due amiche, che hanno chiesto loro di stare attenti. Stavano giocano anche con alcuni bicchieri di plastica che sono poi stati buttati in acqua. «Io ho solo detto loro di stare attenti a non buttare i bicchieri in acqua», racconta la donna, «perché così stavano inquinando la laguna. Per il solo di avere detto loro queste parole, con educazione, il padre si è infuriato a ha cominciato a insultarmi».
Prima la frase razzista, poi le minacce rivolte sia a Chajai che all’amica. Con la promessa di farla loro pagare. Ieri la musicista ha ricevuto la solidarietà di centinaia di persone, per un episodio che coinvolge un ristoratore con il quale, anche in passato, non sono mancati attriti con altri residenti dell’isola. Da parte sua il titolare dell’osteria racconta una versione diversa. «La donna si è arrabbiata perché è stata schizzata d’acqua e poi perché i bicchieri di plastica sono finiti in acqua, ma che ne sa un bambino di 5 anni dell’inquinamento della laguna». E gli insulti razzisti? «Mai detti». Viene da chiedersi perché una persona, molto stimata alla Giudecca proprio per il suo impegno a favore dell’isola, dovrebbe inventarsi un’accusa del genere. Ieri, anche su TripAdvisor, due clienti del locale, probabilmente a cena mercoledì sera, hanno definito il titolare «un razzista». «Forse qualcuno è invidioso per il nostro plateatico, è da un po’ di tempo che in tanti ce l’hanno con noi», la risposta di Bognolo, «ho più di dieci dipendenti stranieri, da Bangladesh e Sri Lanka, ditemi voi se sono razzista». —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia