Venezia, furti a raffica nelle case la rabbia monta sui social
VENEZIA. L’allarme è scattato con un video postato su Facebook e poi con i post di decine di persone che hanno visto rubare i tre ragazzi che da tempo imperversano a Cannaregio tra fondamenta di Cannaregio e Sant’Alvise. E ieri è scattata l’ora dello “zingaro spritz” per contrastare la loro presenza e farli allontanare.
I tre agiscono di mattina e tentano di entrare nelle abitazioni. Prima suonano per controllare che all’interno non ci sia nessuno. Quindi accertato che non ci sono i proprietari cercano di sfondare la porta, la prendono a calci e pugni. Se la porta resiste non insistono più di qualche minuto, altrimenti entrano. Da segnalazioni fatte ai carabinieri in alcuni casi sono riusciti ad entrare e a rubare. Ma per il momento, la maggioranza degli episodi, sono dei tentativi di furto.
Stando alle segnalazioni sono almeno dieci gli episodi, di cui si hanno le prove, avvenuti nell’ultima settimana. Il modus operandi è sempre lo stessi e la descrizione dei tre pure, Avranno sui 17 anni e chi li ha visti da vicino dice che sicuramente hanno origini nomadi.
L’insofferenza degli abitanti del posto sta crescendo e tra chi minaccia violente vendette, chi accompagnamenti forzati nei campi dove eventualmente vivono questi, qualcuno è passato all’azione. Ieri pomeriggio, intorno alle 18, all’altezza del ponte dei Tre Archi è iniziato lo “zingaro spritz”, organizzato dall’ex consigliere di municipali dei Fratelli D’Italia Sebastiano Costalonga. L’appuntamento alle 17 per poi passeggiare da lì fino a Sant’Alvise passando anche per la Baia.
Si tratta di una passeggiata, ha spiegato sulla sua pagina Facebook Costalonga, organizzata solo per controllare se questi ladri ci fossero in giro. Se sorpresi, ha ribadito più volte Costalonga, loro avrebbero chiamato la polizia. Niente giustizia fai-da-te ha garantito Costalonga, anche se il nome dato all’iniziativa farà discutere non poco. Questo anche per calmare gli animi di chi proponeva “cadute accidentali dalle scale” o “l’uso di spranghe” e altri metodi violenti per allontanare dalla zona i tre. Stando alle segnalazioni che si trovano su Facebook, ma pure a quelle arrivate ai carabinieri i tre agiscono soprattutto al mattino dalle 10 alle 13. Qualche volta si sono visti in zona anche intorno alle 15. I carabinieri stanno indagando da alcuni giorni e hanno visionato anche diversi video e non solo quelli postati sui social dai cittadini. Forse li trovano a breve.
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