Venezia festeggia i 100 anni del suo Campanile ricostruito
VENEZIA. La mattina del 14 luglio 1902 un boato scosse Venezia: una nube di polvere accecante si sollevò in Piazza San Marco, poi fu l’oscurità. L’antico Campanile di San Marco si era accasciato su se stesso seppellendo la Loggetta del Sansovino e aprendo uno squarcio all’angolo orientale delle Procuratie Nuove.
Si parlò di miracolo perché il Campanile, da galantomo, non aveva provocato cadendo nessun morto, nessun ferito. Quella stessa sera il Consiglio Comunale, presieduto dal sindaco Filippo Grimani, deliberò la riedificazione del Campanile «com’era e dov’era», e la frase divenne il motto della ricostruzione.
I lavori durarono fino al 6 marzo 1912; le macerie furono scaricate in mare vicino a Punta Sabbioni e il nuovo campanile venne inaugurato il 25 aprile 1912, in occasione della festa di San Ma rco. L'inaugurazione del ricostruito campanile fu celebrata anche con un'emissione filatelica composta da due valori (da 5 e 15 centesimi di Lira).
Con i suoi 98,5 metri, quello di San Marco è uno dei campanili più alti d'Italia; e per la sua collocazione in una delle Piazze più note e amate al mondo, è stato protagonista e scenografia di una moltitudine di eventi, ed è certo tra i monumenti più fotografati di sempre.
Nel 1609 Galileo Galilei utilizzò il campanile per fare una dimostrazione del suo cannocchiale.
In tempi recenti, è stato ed è protagonista di eventi spettacolari e tradizionali (come il volo dell’Angelo a Carnevale), tragici (il suicidio di un ballerino argentino di flamenco, che portò agli estremi la sua protesta per non aver trovato scritture), dimostrativi (le scalate di Greenpeace e del Cai), e di eventi che hanno fatto il giro del mondo, come l’assalto dei Serenissimi con il tanko, nel 1997.
Per celebrare i 100 anni di quello che i veneziani chiamano “el paron”, martedì sera al teatro Goldoni va in scena, alle 20.30, “1912-2012. Centenario della ricostruzione del Campanile di San Marco. Com’era, dov’era”, ricordo scenico ideato da Enrico Ricciardi.
Nel salone della Cassa di Risparmio di Venezia in campo San Luca, fino al 25 maggio, una mostra celebra il Campanile attraverso fotografie, reperti, cartoline e ritagli di giornale.
Come cento anni fa, ci sarà un annullo filatelico: mercoledì 25 aprile Poste Italiane metterà a disposizione dei collezionisti un annullo filatelico dedicato e due cartoline. L’immagine scelta per l’iniziativa è tratta dal francobollo emesso nel 1912, in occasione della conclusione dei lavori. Annullo e cartoline potranno essere richiesti nell’ufficio postale temporaneo allestito da Poste Italiane nella Loggetta del Sansovino, in piazza San Marco, il 25 aprile dalle 10 alle 17.
E la sera di mercoledì 25 aprile, centenario e festa di San Marco, la Piazza ospita alle 21 “Cento rintocchi d’acqua. Suoni, sogni, immagini”, spettacolo multimediale di Eddy De Fanti, con proiezioni sulla facciata di Palazzo Ducale accompagnate da suoni d’acqua, per una suggestione collettiva degna del Campanile, della sua storia e del significato che ha per Venezia e per i veneziani.
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