Venezia, febbre da gioco: una spesa media di 1.400 euro pro capite

Tutti i numeri dell'inchiesta del gruppo Gedi

Venezia e il gioco d’azzardo, un legame di lunga data, che portano la città, sede di uno dei pochi Casinò italiani, e l’intero territorio metropoliano in vetta alle classifiche.

Con quasi 1.400 euro spesi in gioco procapite Venezia è la terza provincia veneta dove si gioca di più, dopo Verona (1.411 euro) e con il primato di Rovigo che arriva a 1.742 euro procapite spesi nel gioco d’azzardo. Nella classifica dei Comuni per giocate procapite (dati 2017) la prima cittadina veneziana si trova al tredicesimo posto. Si tratta di Musile di Piave con quasi 3.500 mila euro giocati, procapite. Al diciassettesimo posto c’è Jesolo con 2.870 euro a testa.



I dati sono quelli della grande indagine dei quotidiani del gruppo Gedi, con il Gedi visual Lab e la collaborazione di dataninja.it (qui il link all'inchiesta www.nuovavenezia.it) su cifre dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli. Dalla classifica per i Comuni della provincia di Venezia, il capoluogo conta una spesa procapite in giocate di 1.595 euro contro gli oltre 3 mila di Musile, i 2.870 di Jesolo; i 2.185 di Chioggia; i 1.909 euro spesi a Portogruaro e i 1.900 euro procapite giocati a San Stino di Livenza. Sotto i mille euro procapite c’è solo il Comune di Mirano, con una media di 979 euro a testa spesi nella caccia al colpo di fortuna. A Venezia città comunque si sono giocati nel corso del 2017, più di 300 euro in più rispetto alla media regionale.

Sul fronte delle slot machine, a Portogruaro, nei conteggi tra 2016 e 2017, è stato il Comune di Portogruaro quello dove si registra il maggiore incremento di gioco per Vlt e Awp (Videolottery e divertimento con prezzo, diverse tipologie di slot ): aumento di 127,65 euro in termini assoluti e 9 per cento in termini percentuali con una spesa di 1.537 euro. Altri Comuni con aumenti di giocato sono stati, ancora, Jesolo con più238,5 euro e più 11 per cento, e Campagna Lupia dove l’aumento di gioco è stato di 168,7 euro e del 12 per cento in percentuale.

Flessione sulle slot a Musile di Piave (calo di quasi 400 euro euro, per un meno 13%) e Cavarzere dove il calo di somme giocate è stato di 330 euro in meno con una percentuale del meno 20 per cento.



Nella prima parte dell’indagine svolta sul mondo del gioco, a fine 2017, era emersa evidente per tutta l’area metropolitana di Venezia la elevata propensione all’azzardo: in regione, Venezia è seconda solo a Verona in quanto a giocate e decima a livello nazionale con i suoi 911 milioni di euro bruciati nel solo 2016. Venezia era seconda dopo Rovigo anche nella classifica regionale delle giocate: con 1.067 euro pro capite annui, si colloca al 14° posto su scala nazionale. Dopo un anno le giocate sono salite a 1.400 euro.

Nei Comuni del Veneto Orientale con i primati di spesa, si era calcolata la presenza di videolottery: 4 ogni mille abitanti a Musile , simile a quello di Jesolo (4,6). —


 

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