Venezia, evoluzioni anche con i lancioni: ecco i nomi di tutti gli indagati

Spuntano le identità degli altri dieci tassisti ripresi dalle telecamere mentre facevano slalom in laguna Già sequestrati i motoscafi dei due conducenti sotto inchiesta per attentato alla sicurezza dei trasporti

VENEZIA - Non solo con le lance dei taxi, ma pure con i lancioni Gran turismo. Le telecamere della Capitaneria di Porto avrebbero ripreso anche le evoluzioni pericolose in canale della Giudecca, per la maggior parte delle volte di fronte ai bacini della Marittima, dei mezzi più grandi, che naturalmente provocano onde anco maggiori e soprattutto mettono a rischio un numero superiore di passeggeri. Questa l’ulteriore rivelazione dei video registrati dai marinai della Guardia costiera e dai vigili urbani del Servizio navigazione nell’ambito dell’indagine «Giostra asiatica» coordinata dal pubblico ministero Angela Masiello. Il ricorso degli avvocati Luca Pusateri e Giorgio Pietramala per chiedere la restituzione dei motoscafi sequestrati a Pierluigi Scultz e Jacopo Cadori è già stato presentato al Tribunale del riesame, che nei prossimi giorni fisserà l’udienza per la discussione.

Oltre ai proprietari dei due mezzi sequestrati ci sono altri dieci tassisti indagati per i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e per la violazione del codice della navigazione per quanto riguarda la velocità, alcuni di loro appartengono alla cooperativa Santa Lucia. Ecco i nomi di tutti: Alessandro Tassan (46 anni, Mestre), Roberto Rossi (48, Venezia), Roberto Caratti (43, Mestre), Marco Stampetta (38, Carpenedo), Sandro De Bianchi (60, Venezia), Gianfranco Bullo (44, Venezia), Marco Seguso (32, Chirignago), Alessandro D’Este (55, Venezia), Stefano Brocca (49, Lido) e Filippo Costantini (41, Venezia). A differenza di Scultz, che è stato anche presidente della cooperativa San Marco, e di Codori, che sono stati riprese mentre compivano le evoluzioni il primi tre e il secondo due volte, gli altri dieci sono stati ripreso soltanto una volta.

La prima volta i due sono stati «pizzicati» il 22 luglio dello scorso anno e il «concreto pericolo per la sicurezza della navigazione era derivato dal fatto che le evoluzioni sarebbero state compiute mentre «vi erano ferry boats dell’Actv in manovra, visto che vicino è presenta la banchina di imbarco e sbarco di veicoli e persone» dirette o provenienti dal Lido» si legge nell’ordinanza firmata dal giudice Alberto Scaramuzza. E ancora «dal moto ondoso causato dalle evoluzioni» e «dal fatto che i turisti caricati sui due motoscafi, durante le evoluzioni, erano seduti sulle vie d’uscita dei mezzi, con il rischio di caduta in acqua».

Gli accertamenti successivi proseguono anche sulla base dell’esposto inviato alla Capitaneria di Porto della «Conepo Servizi», la ditta che si occupa di ritirare i rifiuti delle navi. Il 28 agosto 2012 le imbarcazioni della società sono pressi le banchine Isonzo e Tagliamento della Marittima per svolgere il loro servizio, ma «taxi e lancioni sono soliti essere condotti oltre i limiti di velocità e sicurezza consentiti per abbreviare i tempi di percorrenza, in particolare tra il sabato e il lunedì, con grave rischio di caduta in acqua del personale addetto alla raccolta rifiuti provocato dal moto ondoso determinato dalle evoluzioni di taci e lancioni , che impedisce il regolare attracco e la regolare sosta operativa delle barche di servizio e lo strappo delle cime di ormeggio» ricorda l’ordinanza.

I due tassisti, infine, vengono ripresi dalle telecamere mentre compiono le evoluzioni il 20 settembre dello scorso anno e in quell’occasione i motoscafi sono in gruppo, sono tre o quattro e tutti corrono e sbandano per far provare il brivido ai turisti coreani o cinesi. I quali sanno già che cosa gli aspetta perché a organizzare la gita, comprese le evoluzioni, è l’agenzia che la prevede nel programma di viaggio e di visita. Scultz e Codori si difendono ammettendo di aver superato il limite di velocità e di aver compiuto evoluzioni ma sempre quando intorno a loro non c’erano altri mezzi in navigazione, senza mettere quindi a repentaglio la vita di alcuno, Inoltre, sostengono di non aver mai aumentato le tariffe di trasporto, grazie all’inserimento delle evoluzioni.

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