Venezia, ecco le Procuratie di piazza San Marco tra auditorium tecnologico e poltroncine rosse
VENEZIA. Dopo cinque secoli, tre anni e mezzo di lavori e un’attesa pari alla loro imponenza, le Procuratie Vecchie freschissime del restauro di Assicurazioni Generali mostrano una porzione di ciò che il mondo vedrà tra diciotto giorni, quando l’ultimo straccio sarà passato sui corrimano d’acciaio, sui pavimenti lustri, e un migliaio di invitati si affaccerà alle finestre che sembrano cornici con dentro Piazza San Marco.
L’auditorium
La presenza di tre ministri (Daniele Franco per Economia e Finanze, Maria Cristina Messa per l’Università e ricerca, Renato Brunetta per la Pubblica amministrazione) alla presentazione di “Italia Domani - Dialoghi sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza” apre una parte del terzo piano e svela le forme dell’Auditorium da 230 posti, ieri teatro dell’incontro organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e, nel prossimo futuro, destinato a ospitare iniziative culturali della città, inclusi concerti, conferenze e presentazioni di libri.
Gli ingressi
Poltroncine rosse, impianti a vista sul soffitto, pareti a listelli di legno, acustica all’avanguardia, l’Auditorium occupa una piccola parte dell’ultimo piano delle Procuratie Vecchie che dispone di una superficie di 2.500 metri quadrati equamente distribuiti tra l’area espositiva, lo spazio dedicato a The Human Safety Net – la fondazione non profit di Generali per sostenere progetti di inclusione sociale – e alle onlus e associazioni legate al sociale e al tema dei rifugiati, e infine una caffetteria.
Aperto per la prima volta l’ingresso affacciato su Piazza San Marco, ai civici 128 e 129, che porta ancora l’insegna in ferro battuto di Olga Asta, a memoria di quando le case reali ordinavano nel negozio i pizzi e i merletti per i corredi di nozze.
Bisognerà aspettare invece l’8 e il 9 aprile, data dell’inaugurazione in grande spolvero, per accedere alle Procuratie Vecchie attraverso la storica porta di Bacino Orseolo e l’ingresso ricavato negli spazi di un’ex vetreria nel sotoportego de l’Arco celeste.
Il restauro dei 12.400 metri quadrati del complesso delle Procuratie Vecchie (circa l’85% delle superficie complessiva della porzione dell’edificio che chiude il lato nord della Piazza) curato dall’architetto britannico David Chipperfield mostra intanto i muri di mattoni a vista, i colori chiari delle porte e delle finestre, i soffitti di travi, le rifiniture in ferro e acciaio, il sistema di illuminazione a faretti.
L’attesa
Stuoli di addetti alle pulizie stanno intano lavorando al primo piano, che sarà dedicato all’ingresso e alla circolazione dei visitatori mentre il secondo piano sarà affittato a affittati a istituzioni o enti che vogliono avere una sede di rappresentanza a Venezia. Grande attesa per la terrazza, che sicuramente sarà da infarto, ma senza vista sulla Piazza.
Gli alloggi
Un portico di cinquanta arcate e cento finestre: le Procuratie Vecchie si estendono per 152 metri dalla Torre dell'Orologio verso l'Ala Napoleonica e, nei secoli della Serenissima, erano destinate agli alloggi dei procuratori di San Marco, i funzionari che si occupavano della città e i cui compiti includevano non solo l’amministrazione ma anche le questioni sociali e l’assistenza ai più bisognosi.
Danneggiate in parte dal fuoco all'inizio del XVI secolo, furono quindi demolite e successivamente ricostruite. Nel 1517 i lavori furono affidati a Guglielmo dei Grigi e Bartolomeo Bon il Giovane e furono terminati nel 1538.
A pochi mesi dalla fondazione a Trieste, nel 1832 le Assicurazioni Generali acquistano il complesso che diventa una delle sedi operative. Fino alla fine degli anni '80 del secolo scorso, l’85% delle Procuratie Vecchie erano state la sede delle Assicurazioni Generali, prima del trasferimento di parte degli uffici a Mogliano.
Nel 2017 Generali ha incaricato David Chipperfield Architects Milano di rinnovare l'edificio. Nel gennaio 2019, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna ha dato il via libera al progetto e il Comune ha dato il permesso di costruire.
A giugno del 2019, la compagnia di assicurazioni ha annunciato l'avvio del recupero del complesso per farne la sede operativa di The Human Safety Net, l’iniziativa istituita da Generali per supportare le comunità più vulnerabili nei Paesi dove il Gruppo è presente. Lo studio Migliore+Servetto è stato scelto da Gruppo Generali per progettare gli interni della nuova sede di The Human Safety Net. —
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