Venezia, ecco le nuove rampe per disabili a San Marco. Piano anti-barriere anche nelle isole
VENEZIA. Avranno un parapetto diverso e nell’aspetto saranno simili a quelle già esistenti alle Zattere. Come di consueto, potranno stare solo per un determinato periodo dell’anno (da febbraio e fino a ottobre) per i vincoli imposti dalla Soprintendenza. Ricopriranno entro i prossimi quattro mesi i quattro ponti di Riva degli Schiavoni e fino ai giardini della Biennale, con la quinta rampa che sarà realizzata in collaborazione proprio tra Biennale e Comune.
Lavori al via per le nuove rampe, con gli operai che in questi giorni hanno iniziato la posa dei primi tubi innocenti di fronte all’Hotel Danieli. Un milione di euro in totale, a tanto ammonta lo stanziamento previsto dal Comune ad agosto scorso per l’eliminazione delle barriere architettoniche in una città che, tra vincoli paesaggistici e strutture antiche, poco si presta a chi ha difficoltà motorie.
Per la realizzazione delle nuove rampe è stato individuato il materiale adatto, che garantisce dal rischio scivolamento e permette operazioni di smontaggio in facilità e senza un eccessivo aggravio di lavoro.
Nei mesi scorsi era stato approvato il progetto per 900 mila euro, che prevede la realizzazione di cinque rampe fisse, smontabili, a gradino agevolato, collocate rispettivamente su ponte della Croze, ponte dei Frati, ponte di Piscina, ponte della Salute e ponte di San Cosmo o Lagoscuro e la realizzazione di una piccola rampa per il superamento di un dislivello nel Campo della Misericordia.
«Siamo partiti con l’idea di fare di Venezia una città accessibile», spiega l’assessore ai lavori pubblici Francesca Zaccariotto, «ecco perché abbiamo individuato dei percorsi che permettessero di accedere ai punti di maggiore afflusso, partendo dalla stazione e da piazzale Roma, dove fosse possibile fare interventi. Non dimentichiamoci che il piano di abbattimento delle barriere architettoniche era fermo dal 2014»
Non solo. Nelle prossime settimane, arriverà in giunta anche il piano di abbattimento delle barriere architettoniche per le isole: si tratta del primo in assoluto. Una volta adottato dalla giunta, dovrà passare per il consiglio comunale e per le osservazioni del caso. Prevederà una distinzione tra barriere architettoniche di edifici pubblici, marciapiedi e ponti per realtà peculiari come Murano, Burano e Lido. —
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