Venezia e Trieste nozze in Adriatico per rilanciare la vela
Accordo triennale tra Compagnia della Vela e Barcolana Debutto sabato con la Cooking Cup, in autunno la Veleziana
Venezia offre la location, Trieste la strategia. Da pochi giorni è stato siglato un accordo tra la Compagnia della Vela di Venezia e la Barcolana di Trieste con lo scopo di riportare la vela al centro dell’Alto Adriatico e valorizzare il marketing sportivo delle regate. Per i prossimi tre anni le due città saranno alleate e collaboreranno a molti progetti. Il primo test sarà la Cooking Cup del 1° luglio e la Veleziana in autunno, subito dopo la Barcolana. Venezia sogna che la Veleziana diventi il Festival della Vela e che si trovino sempre più idee per diffondere questa passione in città. Trieste invece punta a costruire per i propri soci esperienze che uniscano la vela alla bellezza della laguna, ma promette di portare un turismo alto e di qualità.
«La nostra finalità», ha detto il presidente della Compagnia della Vela Ugo Campaner, «è quella di avvicinare sempre di più la passione per la vela e di coinvolgere la città. Sul marketing sportivo si può imparare molto dalla Barcolana. Attualmente siamo circa 500 soci e puntiamo a valorizzare la sede che abbiamo restaurato nell’Isola di San Giorgio».
Mitja Gialuz, presidente della Barcolana dal 2014 e dal 2015 di Barcolana srl che gestisce la parte commerciale della manifestazione, spiega come funziona la macchina che dal 1969 spinge quasi duemila iscritti all’anno verso il Golfo di Trieste. «Negli anni il fatturato diretto della manifestazione è cresciuto fino ad arrivare a quasi due milioni di euro, mentre il contributo pubblico è inferiore al 30%», chiarisce il presidente della Società Velica di Barcola Grignano che ha 650 soci, «I nostri sponsor principali sono Musement, il servizio multi piattaforma di esperienze di viaggio in tutto il mondo, e Prosecco Doc, entrambi con interessi nel Triveneto. L’accordo parte con questa prima collaborazione, poi vorremmo ampliarlo in altre forme. Grazie a Prosecco Doc siamo riusciti a unire il Veneto con la provincia di Trieste e vorremmo rafforzare questa collaborazione».
Gialuz si dice onorato di poter lavorare con un circolo centenario e di emozionarsi ogni volta che arriva a Venezia: «So che i veneziani vivono una forma di turismo che sta aggredendo la città», afferma, «Ma il turismo di chi ha la passione per la vela è di un livello alto e di qualità. La Compagnia della Vela ha ampi margini per sviluppare la nautica da diporto e costruire progetti ambiziosi, a partire dalla struttura di San Giorgio».
Sulla possibilità che si sviluppi una forma di turismo legato alla vela, Companer concorda. Soddisfatto della grande partecipazione dei bambini ai corsi di vela estivi, fino a 30 a settimana, racconta come vorrebbe la città: «Formiamo quei bambini che un giorno saranno i futuri agonisti», prosegue, «la vela fa parte di questa città e il velista è una persona molto attenta all’ambiente e ha una cultura marinara, caratteristiche che sono in sintonia con Venezia che può apprezzare e valorizzare». Il progetto di collaborazione partirà il 1° luglio, giorno della Cooking Cup che unisce vela a cucina: «È una manifestazione che ha un grande appeal», afferma Gialuz, «soprattutto in questi anni quando la cucina è molto di moda».
Insomma, il circolo fondato nel 1911 si avvia verso una seconda giovinezza: «Stiamo pensando a diversi format», aggiunge Companer, «ad esempio per la Barcolana daremo ospitalità a chi vuole sostare qui andando o tornando, mentre dopo la Cooking Cup abbiamo l’8 luglio la VelaCup, organizzata con il Giornale della Vela, che parte proprio da Venezia e per i dieci anni della Veleziana faremo qualcosa di speciale anche in città».
Vera Mantengoli
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