Venezia è sotto assedio centomila turisti in città

Non sono bastate nemmeno le corse bis, garage esauriti dalla mattina presto Perse le tracce del piano di controllo dei flussi turistici annunciato da Zappalorto
Di Enrico Tantucci
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 02.05.2015.- Turismo a San Marco. Mercerie.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 02.05.2015.- Turismo a San Marco. Mercerie.

Invasione dei turisti, Venezia non ce la fa proprio più. Non è servito ieri all’Actv mettere in acqua dal mattino tutti i mezzi disponibili - con vaporetti bis di rinforzo alla linea 2 lungo il Canal Grande e alla linee per le isole, con quattro motoscafi in più per la linea 3 e altri ancora sulla linea 12 - per arginare la massa di giornalieri calata in laguna in concomitanza con l’Expo.

C’era, semplicemente, troppa gente arrivata per il ponte del Primo maggio e i bis, quando arrivavano, riuscivano a caricare solo una parte di chi era fermo in attesa agli imbarcaderi, con code impressionanti.

Per i collegamenti con le isole - come riferiamo a parte - è andata anche peggio perché i turisti hanno preso d’assalto, in particolare, Murano e Burano. Sembrava di essere in una delle giornate di punta del Carnevale e considerando che anche gli alberghi sono vicini all’esaurito, si può calcolare che non meno di centomila turisti ieri fossero presenti in centro storico intasandolo letteralmente, soprattutto nella prima parte della giornata. Il garage comunale di Piazzale Roma, il San Marco e quello del Tronchetto si sono riempiti fin dalle prime ore del mattino, creando ingorghi e code lungo il Ponte della Libertà proprio per le lunghe attese di chi sperava di trovare un parcheggio libero.

La fiumana si è poi scaricata in città lungo la solita direttrice Rialto-San Marco e la Piazza, già di prima mattina, era piena appunto come nei giorni carnevaleschi, con gli immancabili pic-nic “volanti”.

Per arrivare all’area marciana, le Mercerie si sono subito trasformate in un’unica muraglia umana. Grandi assenti - a detta di molti - i vigili urbani, quando sensi unici pedonali e smistamento dei flussi sarebbero stati quanto mai necessari. Ma del piano di controllo “sul campo” dei flussi turistici annunciato dal commissario straordinario del Comune Vittorio Zappalorto, proprio per l’avvio dell’Expo, si sono perse, evidentemente, le tracce, insieme al progressivo affondamento dell’equilibrio di bilancio di Ca’ Farsetti.

Quella che si presenterà oggi al presidente del Consiglio Matteo Renzi - in arrivo per l’inaugurazione del padiglione Aquae dell’Expo a Marghera - è dunque una città allo sbando che si è semplicemente “arresa” al turismo e la settimana che va a incominciare, con l’avvio della Mostra Internazionale di Arti Visive della Biennale e di un altro centinaio di mostre sparse per tutta la città, sarà, probabilmente, anche peggio.

Mentre con la tranquillità di una conversazione da tè pomeridiano, si discute da mesi e da anni tra politici, amministratori ed esperti, amabilmente di city-pass, numero chiuso, nuove tasse d’imbarco, ipotetiche chiusure di Piazza San Marco, nuovi terminal, con progetti che hanno, al momento, la concretezza di unbiscottino, Venezia intanto perde quotidianamente una “guerra” sul controllo dei flussi turistici, che nemmeno combatte. Si lascia, semplicemente che si moltiplichino e che invadano la città, fino a quando non scoppierà definitivamente.

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