Venezia, è pareggio. Domenica d'obbligo vincere
VENEZIA. Battaglia vera mercoledì sera al "Penzo" tra Venezia e Palermo. Alla fine è stato pareggio (1-1) ma non è mancato nulla in una semifinale di andata che valeva la Serie A. Il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato. Fase di studio iniziale con le squadre molto abbottonate, quindi il Palermo ha preso campo cercando di sorprendere i padroni di casa con Trajkovsky. Al 18’ su punizione, Audero si è infatti dovuto superare deviando in angolo il tiro del macedone. Con il passare dei minuti il Venezia ha trovato coraggio e iniziato a gestire meglio la circolazione di palla. Spesso ha cercato le fasce, specie a destra con le sovrapposizioni tra Falzerano e Bruscagin, ma i rosanero hanno sempre chiuso bene, raddoppiando regolarmente sul portatore di palla. Buon Venezia ma senza un tiro in porta.
La ripresa è iniziata con la combinazione Bruscagin-Pinato al 5’, e deviazione di testa mancata di un soffio. Quindi un lampo del Palermo all’8’: Aleesami sfugge alla difesa veneziana sulla sinistra, centra per La Gumina che batte Audero. La squadra di Inzaghi sembra traballare, ma dopo appena 4’ arriva il pareggio grazie a Pinato che serve in area Marsura. Nel contrasto l’attaccante cade ma riesce a calciare e il pallone è deviato nettamente in porta da Rajkovic. Il Penzo è una bolgia per spingere Stulac & compagni. Al 19’ botta sicura di Domizzi sotto porta e Bellusci salva sulla linea a portiere battuto. Il ritmo cresce come la tensione e l’agonismo in campo. Al 30’ Venezia ancora pericoloso con Stulac, ma poi è un monologo degli ospiti. Al 36’ Coronado mette ancora paura al pubblico di casa calciando poco sopra la traversa, e al 39’ Audero fa il miracolo in uno contro uno ancora sullo stesso attaccante ospite. Finisce 1-1 e domenica sarà gara di ritorno al "Barbera".
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia