Venezia, due isole e un palazzo pronti a diventare hotel

Il Demanio ha deciso di mettere sul mercato San Giacomo in Paludo e Poveglia. Il quattrocentesco Erizzo sul Canal Grande potrebbe far spazio a un albergo

VENEZIA. Le isole di Poveglia e di San Giacomo in Paludo e il quattrocentesco Palazzo Erizzo, che si affaccia sul Canal Grande potrebbero presto diventare nuovi alberghi o complessi di residenze alberghiere. È la stessa Agenzia del Demanio - che li possiede - a metterli sul mercato all’interno del progetto ValorePaese - che è stato presentato ieri a Roma - e che punta alla valorizzazione e per la gestione efficiente del patrimonio immobiliare dello Stato e degli Enti locali, che coinvolge immobili spesso non utilizzati o sottoutilizzati.

L’iniziativa, promossa dall’Agenzia del Demanio in collaborazione con Ance e Invitalia, raccoglie progetti di sviluppo imprenditoriale finalizzati al recupero dei beni pubblici su tutto il territorio nazionale con la concessione di valorizzazione fino a 50 anni. Partirà a breve il bando per la concessione a privati per riconvertirle a finalità turistico-ricettive, commerciali e residenziali.

Per quanto riguarda Venezia, appunto, il Demanio mette sul mercato le isole di Poveglia e San Giacomo in Paludo, da decenni in stato di abbandono, con l’obbietivo appunto di recuperarle a fini turistici e alberghieri. Poveglia, che è stata nel Settecento anche un lazzaretto e poi nel Novecento stazione marittima per la quarantena di equipaggi e passeggeri fu trasformata poi in ospedale convertito a casa di riposo e quindi abbandonata. Ha una superficie di circa 75 mila metri quadrati di cui oltre 5 mila coperti. Più piccola San Giacomo in Paludo - poco più di 12 mila metri quadri - nella Laguna Nord - a metà strada tra Murano e Mazzorbo. Nel Cinquecento anch’essa fu lazzaretto e poi fortino militare prima sotto la dominazione austriaca e poi con il regno d’Italia, ma i militari la abbandonarono agli inizi degli anni Sessanta.

Numerosi fabbricati sono in stato di abbandono anche se all’inizio degli anni Novanta il Magistrato alle Acque ha restaurato la cavana, il muro di cinta e due edifici sul lato nord-est. Anche qui la destinazione è alberghiera. Infine, Palazzo Erizzo-Molin, affacciato sul Canal Grande tra Ca' Marcello e Ca' Soranzo Piovene, in puro stile gotico fiorito, sviluppato su cinque piani fuori terra, con le caratteristiche tipiche dei palazzi nobili veneziani, con un ampio salone al piano nobile, una corte interna e una scala di manifattura settecentesca. Negli anni Novanta l'edificio fu sottoposto a interventi di manutenzione straordinaria, dotandolo anche di un'ascensore, con porta d'acqua e pontile per l'attracco delle imbarcazioni.Un altro probabile albergo.

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