Venezia, dimezzata la popolazione dei passeri

La Lipu provinciale preoccupata: c'è uno studio in corso per capire le cause, ma per avere i risultati ci vorrà ancora un anno

VENEZIA. "Passerotto non andare via…", recitava una nota canzone di Claudio Baglioni di quarant’anni fa, ma oggi quella semplice frase è ha assunto per gli ambientalisti i connotati di un vero e proprio allarme. I passeri, una delle specie di uccelli più comuni alle nostre latitudini, stanno sparendo.

Ed è proprio la Lipu ha sottolineare un fenomeno che è sotto osservazione: un preoccupante dato di fatto in tutto il nord Italia e che sta colpendo anche la provincia veneziana. Si parla di una riduzione netta della popolazione di passeri e indicata nel 50 per cento degli esemplari. Ci sono infatti ampie zone della nostra provincia in cui questo grazioso uccellino quasi non si vede più.

Per tanti cittadini quello con i passeri era un appuntamento fisso dopo pranzo o cena, per sbattere le tovaglie dal terrazzo o dalla finestra di casa e lasciar cadere a terra le briciole di pane per sfamarli, specie nei mesi freddi. E’ in corso uno studio su questo fenomeno, ci vorranno ancora 10-12 mesi per poterlo terminare, ma che la popolazione dei passeri si sia dimezzata, specie da noi, non è una bugia, spiega Gianpalo Pamio, della Lipu di Venezia.

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