Venezia, dall’Accademia alla Salute senza barriere
VENEZIA. Dal nuovo ponte dell’Accademia a punta della Salute, alle Zattere: Dorsoduro Est sarà la prima insula di Venezia completamente accessibile ai disabili via terra e non solo attraverso i mezzi Actv. Certo, le rampe sui ponti saranno di grande impatto, ma non saranno più i “catafalchi” neri che li coprono oggi.
L’amministrazione si concentra su Dorsoduro, con un progetto da 500 mila euro: via le grandi passerelle in ferro (che arrugginiva), legno (che marciva) e moquette (che si tagliava sotto i piedi di migliaia di persone). Comune e soprintendenza hanno deciso come saranno le passerelle che si sovrapporranno ai quattro ponti delle Zattere: due metri di larghezza, 8 gradi di pendenza, saranno composte da moduli facilmente rimovibili, con una struttura in acciaio inossidabile più resistente alle intemperie e la copertura di una mescola in cemento che le renderà simili a lastre della pavimentazione pubblica, secondo il progetto dell’architetto Stefano Maurizio.
«Tra sette mesi, al termine dei lavori di restauro, anche il ponte dell’Accademia avrà una maggiore accessibilità anche per i disabili», spiega l’assessora ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, «con gli interventi che abbiamo concordato con la soprintendenza per le rampe dei quattro ponti alle Zattere, renderemo accessibile a tutti un’ampia parte della città, con suole, licei, spazi museali, dalle Gallerie dell’Accademia alla fondazione Guggenheim, dal Museo Vedova alla Cini, Belle arti».
Quanto al ponte dell’Accademia, però, alla vigilia del via ai radicali lavori di restauro finanziati da Luxottica e affidati dal Comune alla cordata Pasqualucci-Salmistrari, la soluzione dell’accessibilità non è ancora risolta. Di certo non resteranno in opera le due “ali” laterali, che saranno costruite per permettere l’attraversamento del ponte durante i lavori: modificano radicalmente l’impatto e saranno rimosse. «Abbiamo diversi progetti da valutare insieme alla soprintendenza, compresi alcuni che prevedono l’inserimento di mini-rampe tra i gradini per agevolare», commenta Zaccariotto, «decideremo nelle prossime settimane, ma l’intervento rientra tra le voci dell’appalto già assegnato». Le ditte si sono aggiudicate il restauro con un’offerta di 1,3 milioni di euro sui 1,7 della sponsorizzazione Luxottica: i 400 mila euro di differenza al momento restano a disposizioni per eventuali emergenze in corso d’opera. Costi delle rampe per disabili, comprese. (r.d.r.)
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