Venezia, “centina” al liceo e lode al Conservatorio: Ilektra sogna una vita da concertista e di suonare alla Fenice

Due giorni d’oro che coronano anni di studi per la 19enne di Cannaregio, che ora partirà per Londra: «Ai miei coetanei dico di osare e di non avere paura»
Alberto Sanavia

VENEZIA. In due giorni ha ottenuto la maturità classica con il massimo dei voti al liceo Marco Polo e anche il diploma in pianoforte con 110 e lode: ora l’attende il conservatorio di Londra.

Ilektra Zanella lo scorso 5 giugno ha compiuto 19 anni, ma la sua storia sembra già essere quella di una grande predestinata. Nata e cresciuta a Cannaregio, la mamma è di origine greca, mentre il papà è veneziano: Lei storica dell’arte e lui statistico con laurea in filosofia. Le basi perché Ilektra potesse iniziare un percorso favoloso erano ottime, ma la sua passione e la tenacia le hanno consentito d’intraprendere un percorso da favola.

«Nella mitologia greca il mio nome è quello della figlia di Agamennone», dice, «e mi sono da subito interessata alla letteratura per conoscere le mie origini. Per questo il liceo classico è stata una scelta naturale».

Dopo due anni di pandemia, il ritorno a un esame simile a quelli del passato non è stato un problema. «Fino all’ultimo non si sapeva come si sarebbe svolto», spiega Ilektra, «però i professori ci hanno aiutato facendo delle simulazioni in vista dell’orale e concentrandosi nelle versioni di latino».

Il 6 luglio Ilektra ottiene così 100 su 100, ma per lei il giorno successivo c’è un’altra importantissima prova, quella del diploma in pianoforte al conservatorio Jacopo Tomadini di Udine.

«Ho iniziato a suonare a 4 anni», racconta, «e i miei genitori hanno avuto il merito di lasciarmi libera di provare tanti strumenti e tanti sport prima di scegliere cosa facesse al caso mio. Da piccola ero affascinata dal mondo concertistico. Vivendo a Venezia, che ritengo la città dell’Arte per eccellenza, avevo la fortuna di osservare i musicisti alla Fenice. Un amore che è nato in maniera del tutto naturale».

L’accademia a Venezia e i viaggi in treno con la mamma a Udine, che la sprona a seguire la sua passione. «Suonare il piano è un atto liberatorio», spiega emozionata, «affascinante e utile per la creatività. Ho avuto inoltre la fortuna di essere seguita dalla mia insegnante di piano Franca Bertoli, che mi ha permesso di migliorare molto sulla qualità dell’esecuzione e la ricerca della precisione. Avere maestri di grande livello aiuta tantissimo».

Ilektra ottiene così il 110 e lode con una tesi sul Romeo e Giulietta di Prokofiev, che adesso le spalanca le porte verso il Conservatorio di Londra, dove andrà in Erasmus per i prossimi due anni. «Andare all’estero mi affascina», dice, «perché potrò conoscere nuove culture e migliorare le mie conoscenze. Ai miei coetanei dico di non avere paura, perché è questa l’età in cui bisogna osare e seguire i propri sogni. A cambiare si farà sempre in tempo nella vita».

Ma il sogno di Ilektra qual è?

«Nonostante oggi si tenda a dire il contrario», risponde, «voglio dimostrare che si può vivere di arte e di cultura. Aspiro a diventare una concertista, a esibirmi sul palco perché mi ha sempre affascinato. Poi un giorno sarebbe bello tornare alla Fenice da musicista e scovare tra il pubblico una bambina che, osservandomi, iniziasse a sognare come ho fatto io. Sarebbe la chiusura di un cerchio perfetto».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia