Venezia, capotreno picchiato in stazione a Santa Lucia

Aggredito da tre ragazzi a cui aveva chiesto i biglietti all’interno di un Frecciarossa

VENEZIA. Erano le 6.30 dell’8 agosto e il Frecciarossa per Milano, stava per partire da Santa Lucia con destinazione Milano. Il capotreno che sul marciapiede stava aspettando il momento per far partire il treno, nota un gruppo di ragazzi nemmeno maggiorenni salire sul convoglio.

I quattro si fanno notare perché hanno dei comportamenti da esagitati. Il ferroviere assieme ad un collega decide di andare a verificare con il timore che i quattro molestassero altri viaggiatori e convinto pure che non avessero i biglietti.

E infatti nessuno dei ragazzi aveva il titolo di viaggio. Alla fine i quattro, dopo estenuanti discussioni, sono scesi. La questione sembra finita lì. Un quarto d’ora più tardi il capotreno scende per far partire il convoglio. A quel punto i quattro ragazzi lo circondano e lo picchiano.

Poi scappano prima che altri colleghi e la Polfer intervengano in soccorso del capotreno. Il ferroviere che lavora in Trenitalia da 25 anni, ne avrà per 15 giorni. Sull’accaduto stanno indagando gli agenti della Polfer.

«L'aggressione è avvenuta in una delle maggiori stazioni italiane, presidiata, videosorvegliata, dall'elevato flusso turistico e frequentata da più di 80 mila persone al giorno - scrivono in una nota le principali sigle sindacali dei ferrovieri -. Da tempo denunciamo una situazione insostenibile ed in rapido deterioramento tanto a bordo dei convogli quanto nelle stazioni è solo perché i colleghi chiedono di far rispettare le norme di viaggio. Pur avendo positivamente sensibilizzato le istituzioni sul tema ed avendo intrapreso un percorso di confronto permanente, dobbiamo nuovamente constatare la fragilità e l'esposizione del personale mobile ad un esecrabile fenomeno che deve trovare ferma opposizione nell'individuazione di efficaci e non più procrastinabili soluzioni».

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