A Venezia le campane suonano di notte: allarme social, ma è un guasto
Da Rialto a San Luca fino a San Polo, le segnalazioni di chi si è svegliato. all’una di notte di domenica: malfunzionamento al campanile di San Silvestro

La segnalazione rimbalza sui gruppi social: «Qualcuno sa spiegare come mai nella notte tra sabato e domenica intorno all’una e un quarto, le campane delle chiese hanno suonato a lungo?». Detto, fatto: altri utenti condividono il brusco risveglio notturno, con un filo di preoccupazione. «L’ho sentito anche io, in zona Fenice. Ne sono rimasta molto stupita, ho addirittura pensato che fosse morto il Papa», scrive una utente. Un’altra, però, afferma di averle sentite da San Polo.
«Vivo vicino a San Luca, mi sembrava di essere il marchese del Grillo tanto che ho guardato Twitter per vedere se fosse morto il Papa», scrive un altro ancora. Se qualcuno ironizza con un «saranno stati gli spiriti» e altri ipotizzano che ci siano più campanili in centro storico che hanno suonato in contemporanea a quell’ora, il mistero si infittisce e la preoccupazione social cresce.
Qualcuno, invece, sostiene sia legato a un motivo liturgico: «Di solito solo a Natale e alla veglia di Pasqua sono consentite le campane notturne», sottolinea una utente, «storicamente la “sottomezzana”, che suonava all’una e un quarto, annunciava l’ora di portare la posta a Rialto. In questo caso non so, aspetto di scoprirlo».
Ma l’arcano è presto svelato: il Patriarcato di Venezia fa sapere che si è trattato di un guasto tecnico al campanile di San Silvestro, per cui le campane hanno suonato per alcuni minuti di fila appunto in piena notte, intorno all’una. L’orologio del campanile è poi stato ripristinato e il guasto risolto.
Intanto, i campanili della città sono in restyling.
Se è in corso il cantiere sul campanile della chiesa di San Geremia, ci sono poi quelli finanziati attraverso il Pnrr. Nello specifico, da un paio di settimane sono iniziati i cantieri per il campanile di San Pietro di Castello (780 mila euro), che si aggiunge ai già avviati Madonna dell’Orto (780 mila euro) e San Martino a Burano (2 milioni 340 mila euro).
I lavori sono vincolati ai tempi del Pnrr, che consente questo tipo di interventi nell’ambito della prevenzione del rischio sismico, quindi vanno ultimati entro dicembre, con proroga massima entro giugno 2026. Si scommette proprio su questo allungamento della deadline per poter realizzare l’intervento sul campanile di Santo Stefano: soffre di un’inclinazione molto pronunciata e ha le basi confinanti con uffici demaniali e con un canale, sistemarlo richiede una spesa prevista di 7 milioni e 780 mila euro. L’obiettivo è approvare un primo lotto funzionale, limitato all’innalzamento della sicurezza.
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