Venezia, botti e fuochi artificiali di Capodanno fanno impennare il Pm10

La denuncia dell’assessore all’ambiente Gianfranco Bettin, che ora avverte i veneziani in vista dei falò dell’Epifania: «Rispettare la tradizione ma limitare i fuochi»
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 01.01.2014.- Capodanno in Piazza San Marco.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 01.01.2014.- Capodanno in Piazza San Marco.

VENEZIA Botti e fuochi producono un significativo impatto sull'ambiente, in particolare sull'aria che respiriamo. Lo denuncia l'assessore all'ambiente del Comune di Venezia Gianfranco Bettin. «La notte di questo Capodanno ha visto, infatti, picchi elevatissimi di PM10 presente nell'aria - ricorda -. Le centraline di rilevamento hanno registrato nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, in condizioni di stabilità atmosferica, a fronte di una media ordinaria di circa 35/40 microgrammi per metro cubo di PM10 i seguenti dati: Bissuola 170 microgrammi; via Tagliamento 172; via Beccarla 230 ».

Nell'imminenza dell'Epifania 2014, rincara l'assessore veneziano, «è utile documentare cos'è successo nel 2013, quando per effetto della concomitanza tra alta pressione ed emissioni dei numerosi falò si è registrata la seguente situazione: a fronte della media ordinaria di 35/40 microgrammi per metro cubo si sono registrati a Bissuola 313 microgrammi per metro cubo, in via Tagliamento 300, a Sacca Fisola 125».

L'invito di Bettin è dunque, «pur nel rispetto della tradizione e nella condivisibile ricerca di felici occasioni conviviali nell'auspicio di 'bruciarè tutto il peggio che il vecchio anno ci ha riservato, a prestare la massima attenzione, a limitare i falò per quanto possibile, a collocarli ovviamente in zone che non comportino rischi di propagazione delle fiamme, a rispettare le distanze di sicurezza e a non bruciare sostanze che possano aggravare il carico e la natura delle emissioni, come si è visto già tutt'altro che trascurabili».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia