Venezia, sfila il portafoglio al turista: dentro 1.500 euro in contanti

La lotta contro i tagliaborse che battono a tappeto il centro storico è una guerra continua, che impegna le forze dell’ordine senza soluzione di continuità per tutto l’anno

Giacomo Costa
Sfila il portafoglio al turista: dentro 1.500 euro in contanti
Sfila il portafoglio al turista: dentro 1.500 euro in contanti

La mano si è mossa velocissima e il furto è riuscito, ma non è passato inosservato. E alla richiesta d’aiuto hanno risposto subito gli uomini della polizia locale, che si sono lanciati sul borseggiatore e l’hanno bloccato a terra.

Ammanettato sui masegni tra gli imbarcaderi e la scalinata della stazione di Santa Lucia, il 27enne è stato il trentesimo tagliaborse intercettato dall’inizio dell’anno.

E, se non fosse stato fermato, si sarebbe aggiudicato un bottino da record: dentro il portafoglio che aveva sfilato dalla tasca del cappotto di un turista fiorentino, infatti, c’erano circa 1500 euro in banconote.

L’episodio si è consumato domenica, tra mezzogiorno e l’una: la vittima era un 75enne, un farmacista di Firenze arrivato in visita in città; come spesso succede i ladri lo avevano puntato mentre comprava i biglietti per il vaporetto, l’hanno tenuto d’occhio così da vedere dove riponesse il portamonete dopo l’acquisto, quindi hanno agito a colpo sicuro. A infilargli le dita nelle tasche del giubbetto è stato il giovane di origini romene, poi immobilizzato dagli agenti, ma assieme a lui ci sarebbero stati almeno altri due complici, impiegati come vedette e come pali - con scarsi risultati, però.

La fuga con il bottino è durata poco e si è conclusa in modo spettacolare: sotto gli occhi di veneziani e turisti gli uomini della Locale hanno fermato il borseggiatore e, per contrastare i suoi tentativi di divincolarsi, hanno dovuto chiudergli le manette ai polsi tenendolo bloccato a terra.

Poi il 27enne è stato trascinato in una cella di sicurezza, dove ha passato la notte in attesa dell’udienza di convalida, avvenuta ieri mattina.

Davanti al giudice Enrico Ciampaglia, difeso dall’avvocato di fiducia Jacopo Trevisan, il giovane ha incassato un divieto di dimora nel territorio comunale di Venezia; per il resto, il legale ha ottenuto i termini a difesa: a fine mese quindi dovrà ripresentarsi con il suo assistito, sperando che la parte offesa ritiri la querela a fronte di un risarcimento del danno subito.

La lotta contro i tagliaborse che battono a tappeto il centro storico è una guerra continua, che impegna le forze dell’ordine senza soluzione di continuità per tutto l’anno, ma in particolare nei momenti di massimo afflusso turistico: com’è ovvio, infatti, dietro ai visitatori - distratti, carichi di soldi, persi nei meccanismi di una città unica - seguono facilmente i borseggiatori.

«Il lavoro della polizia locale sul territorio è comunque costante, e i numeri ne sono la testimonianza», ricorda l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce, «L’impegno per il Carnevale è stato altissimo e adesso, con la bella stagione e i weekend festivi, siamo pronti a un nuovo assalto. Ma gli agenti non si sono mai fermati, il nucleo anti-borseggi è sempre operativo, tutto l’anno».

Le cifre parlano di 22 ladri fermati in flagrante; quattro di questi sono stati arrestati e due sono tuttora in carcere (uno perché, sorpreso, aveva aggredito la sua vittima, trasformando il furto in rapina, l’altro per una condanna da scontare passata in definitiva).

Altri otto borseggiatori sono stati denunciati per inosservanza del foglio di via e, nel totale di 30, cinque erano minorenni. Le donne erano 24, sei gli uomini; sette delinquenti venivano dalla Romania, 12 dalla Bosnia, nove dalla Croazia, due erano italiani

 

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