Venezia, boom d’iscrizioni all’Algarotti. Rischio taglio classi
VENEZIA. Funziona così bene che, pur di frequentarlo, i ragazzi si alzano all’alba per raggiungere l’Algarotti non ha bisogno di essere ampliato. La notizia di un esubero di richieste era già uscita a fine marzo, ma fino all’ultimo si è sperato di trovare una soluzione, cosa che è avvenuta in parte e per volontà della scuola, come si discuterà domani nel corso del collegio dei docenti. Di 60 richieste di iscrizione, paragonabili a due classi, si è riusciti infatti a ricavare un’aula recuperando la sala video. I rimanenti sono stati costretti a cercare un posto in uno degli altri Istituti della terraferma. I criteri di valutazione usati per decidere chi sarebbe rimasto e chi se ne sarebbe andato è stata l’esclusione di chi veniva da posti più lontani. Non è stato facile respingere la trentina di ragazzi anche perché sono anni che l’Istituto acquisisce fama di qualità facendo sì che gli studenti arrivino da fuori Venezia, da cittadine come Camponogara, Dolo, Spinea, Mira e Mirano, Peseggia e anche Mogliano che, nonostante “dipenda” da Treviso preferisce la laguna.
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Vera Mantengoli
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