Venezia, blitz a Piazzale Roma: no global rimuovono i tornelli anti ressa dei turisti

Clamorosa protesta dei centri sociali: in una trentina hanno rimosso i varchi realizzati dal Comune per gestire i flussi turistici davanti al Ponte di Calatrava

VENEZIA. Clamorosa protesta dei centri sociali che domenica mattina a Venezia hanno rimosso i varchi realizzati dal Comune per gestire i flussi turistici davanti al Ponte di Calatrava.

Con un blitz, una ventina di appartenenti al Centro Sociale Morion hanno iniziato a smontare i tornelli simbolo «della vendita della città ai turisti». A guidare la protesta Tommaso Cacciari.

Sul posto vigili urbani e polizia. L’azione davanti a centinaia di turisti divertiti che hanno ripreso e fotografato il tutto. I varchi sono stati rimessi a posto dai vigili di Venezia.

"Cercano solo pubblicità, vuol dire che la cosa funziona". Così il comandante della Polizia municipale di Venezia Marco Agostini ha commentato l'iniziativa dei circa trenta no global e il loro blitz.

Ma i giovani del Centro sociale Morion hanno diffuso un comunicato per spiegare le ragioni della protesta: "Alla fine Luigi Brugnaro ce l'ha fatta. L'uomo che ama le grandi navi, l'uomo che non pone freno ai cambi d'uso, l'uomo che AirB&B va bene a patto il Comune intaschi una misera tassa, l'uomo che affitta la Scuola della Misericordia per festini privati, l'uomo del conflitto di interesse ai Pili, l'uomo che voleva comprarsi Poveglia, l'uomo che vuole trasformare Marghera nella Dubai europea, l'uomo del decoro - rilevano - ce l'ha fatta. Ha messo i tornelli a Venezia".

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Per i no global, "le immagini della città sbarrata, dell'ingresso selettivo, della riduzione dell'urbano a parco a tema susciterebbero un sorriso amaro se fossero l'ennesima provocazione dell'ennesimo artista intenzionato a denunciare la progressiva morte di Venezia. Suscitano invece indignazione perché simboleggiano la resa definitiva di un'amministrazione che non solo si copre di ridicolo globale, ma che contemporaneamente alza le mani di fronte all'emergenza esodo, all'impoverimento demografico e sociale della città che amministra".

"Noi continueremo a voler risolvere a tutti i costi i problemi della città". Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, commenta l'azione. "Abbiamo ripristinato tutto dopo mezz'ora dal gesto eroico dei nostri no global locali. Ringrazio la polizia locale, i carabinieri, la guardia di finanza, la polizia, il questore, il prefetto".

Il sindaco annuncia che il gesto non lo fermerà. "Vogliamo risolvere i problemi che per tanti anni queste persone hanno impedito che si potessero risolvere. Non cadremo nelle provocazioni. Con grande serenità continuiamo a voler regolamentare i flussi per far viver e meglio le persone". "Potete venire tranquillamente a Venezia. Varchi, tutto a posto. Si continua con la sperimentazione"

Brugnaro ha voluto compiere una visita anche alla vicina sede della Polizia municipale dove è in funzione una centrale operativa con una decina di schermi che monitorano, attimo per attimo, l'affluenza di visitatori. In caso di sovraffollamento i due varchi (l'altro è posto ai piedi del Ponte degli Scalzi) saranno chiusi ai turisti, ai quali saranno suggeriti percorsi alternativi.

Il comunicato dei centri sociali. "I tornelli installati a Venezia dall'amministrazione guidata dal sindaco Luigi Brugnaro susciterebbero un sorriso amaro se fossero l'ennesima provocazione dell'ennesimo artista intenzionato a denunciare la progressiva 'morte di Venezia'. Suscitano invece indignazione perchè simboleggiano la resa definitiva di un'amministrazione che non solo si copre di ridicolo globale, ma che contemporaneamente alza le mani di fronte all'emergenza esodo, all'impoverimento demografico e sociale della città che amministra". Scrivono così, in un comunicato, i centri sociali della città, che nella mattinata avevano rimosso uno dei due varchi.

"Alla fine Brugnaro ce l'ha fatta. L'uomo che ama le grandi navi, l'uomo che non pone freno ai cambi d'uso, l'uomo che AirB&B va bene a patto il Comune intaschi una misera tassa, l'uomo che affitta la Scuola della Misericordia per festini privati, l'uomo del conflitto di interesse ai Pili, l'uomo che voleva comprarsi Poveglia, l'uomo che vuole trasformare Marghera nella Dubai europea, l'uomo del decoro ce l'ha fatta. Ha messo i tornelli a Venezia", scivono. "La scelta non va a colpire il turismo mordi e fuggi, esattamente l'opposto. Da una parte crea la figura di un cittadino legittimo, cosa di per sè antidemocratica, omogenizzante, passibile di essere interpretata in senso beceramente etnico-identitario. Dall'altra, imponendo un dispositivo di controllo ai danni dello stesso 'Veneziano legittimo', gli sta dicendo che è ormai espropriato della propria citta'"

 

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