Venezia: attese 10 navi da crociera a Fusina quest’anno

L’Autorità portuale ha annunciato gli ormeggi transitori per 31 navi medio grandi. Nel 2022 i lavori a Tiv e Vecon

Alberto Vitucci
Interpress\M.Tagliapietra 03.06.2021.- Passaggio della nave MSC Ochestra in Bacino San Marco e Canale della Giudecca.
Interpress\M.Tagliapietra 03.06.2021.- Passaggio della nave MSC Ochestra in Bacino San Marco e Canale della Giudecca.

VENEZIA. «Dieci navi da crociera al terminal dei Traghetti di Fusina». Il presidente e commissario dell’Autorità portuale Livio di Blasio ha annunciato la soluzione transitoria per gli approdi temporanei del 2021. Potranno arrivare a partire da domani 31 navi, di cui 18 alla Marittima perché sotto le 25 mila tonnellate, altre 10 al terminal RoportMos di Fusina entrando da Malamocco, una alla banchina Vecon, due da definire. Soluzione di compromesso, che accontenta gli operatori che lamentavano lo stop imposto dal governo a San Marco.

Una soluzione che ha però molti punti interrogativi. Fusina è il luogo dove approdano i traghetti. E la banchina è “corta”, quindi non sufficiente a permettere l’attracco delle grandi navi. Manca anche un adeguato bacino di evoluzione. Dunque le navi che arriveranno a Fusina potranno essere di media stazza, non certo le ammiraglie della crocieristica. Anche per Vecon, dove è previsto l’arrivo di una sola nave di grandi dimensioni, i lavori per adeguare la banchina e le strutture non sono ancora partiti. Anche qui si tratterà di una soluzione provvisoria.

Ma intanto qualcosa si muove. «Grazie alla collaborazione e all'impegno di tutti», ha dichiarato Di Blasio, «siamo riusciti a recuperare il 50% della programmazione delle crociere di quest’anno. Lo abbiamo fatto individuando soluzioni temporanee, verificandone l’idoneità rispetto alla tipologia di navi da ospitare e alla sicurezza della navigazione e delle operazioni a terra, rispetto al bilanciamento tra traffico passeggeri e commerciale-industriale, tutelando ambiente e lavoro. Questo è solo il primo passo concreto di un percorso che stiamo già costruendo e che ci vedrà impegnati in autunno per dare un futuro sostenibile al settore della crocieristica a Venezia».

Sperimentazione, dunque. Mentre l’Autorità portuale ha avviato il percorso tecnico per avviare i lavori e realizzare gli ormeggi per la stagione 2022. In estate dovrebbe essere restaurata la banchina Vecon, e anche la Tiv. Soluzioni anch’esse transitoria in vista dell’approdo da realizzare a Marghera in Canale Industriale Nord sponda Nord, per cui sono stati stanziati 80 milioni di euro. Una soluzione in attesa degli esiti del concorso internazionale per costruire una nuova Marittima al largo. L’off shore, che dovrà ospitare grandi navi da crociera e porta container.

Ipotesi su cui ancora si discute. Comitati e ambientalisti sono contrari alle navi a Marghera. «Restano in laguna, provocano inquinamento e erosione dei fondali della laguna». Dubbi anche sul grande off shore al largo. Costi che aumentano per le compagnie e le rotture di carico. Restano inesplorate proposte alternative come la Marittima a Santa Maria del Mare o le banchine proposte in bocca di Lido da Duferco e dai progettisti Boato-Di Tella. Vittadini per ormeggiare le grandi navi davanti al Mose. Intanto arriva la soluzione superprovvisoria di Fusina.

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