La lectio di Recalcati all’ateneo veneto: «La conoscenza è fuoco»
Lo psicoanalista protagonista sabato mattina dell’apertura del 213esimo anno accademico. La presidente Magaraggia: «Luogo di dibattito per la città»
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Il fuoco della conoscenza per non smettere mai di desiderare la vita.
È la riflessione dello psicoanalista Massimo Recalcati, protagonista sabato mattina dell’apertura del 213esimo anno accademico dell’Ateneo Veneto.
«Mi occupo di oggetti che nel nostro tempo sono a rischio di estinzione, dell’amore che vorrebbe essere eterno, del perdono, del padre, del maestro», afferma Recalcati, «che cosa dà forma alla nostra vita? Ci sono due modi di pensare la formazione: uno è simile a una scala. Ma ne esiste un secondo, che ha a che fare con il fuoco. Quando incontriamo qualcosa che ci sveglia e lascia un segno nella nostra vita».
Recalcati invita il pubblico dell’aula magna dell’Ateneo a riflettere sui propri maestri. «Ce ne è almeno uno, che non abbiamo dimenticato», dice, «probabilmente non ricordiamo il sapere che ci ha trasmesso. Ciò che ha lasciato un segno indelebile è lo stile».
Recalcati tira le fila tra la ripetizione di chi insegna che rischia di spegnere la conoscenza, la lezione di Socrate tratta dal simposio di Platone, la sua esperienza personale.
«I grandi maestri semplificano, non banalizzano», sottolinea Recalcati, «l’incontro con il maestro non è solo cognitivo, è molto di più. È un magnete».
Magaraggia: «L’Ateneo per la città»
L’ateneo veneto ha dunque aperto il suo 213esimo anno accademico con l’obiettivo di arricchire sempre di più il dibattito pubblico.
«Teniamo molto a una visione di Ateneo per la città», sottolinea la presidente Antonella Magaraggia, «l’anno scorso abbiamo concluso il filone riguardante la residenzialità, ora abbiamo un progetto ambizioso per mappare le fondazioni culturali della nostra città: vogliamo capire quale sia il loro impatto sociale ed economico, sfatando il luogo comune che con la cultura non si mangia».
I prossimi incontri sul tema vedranno protagonisti Giovanna Melandri, già ministro della cultura, e Paolo Baratta, già presidente della Biennale di Venezia.
Poi, focus sui giovani con progetti per ragionare sul territorio, l’istituzione della casa della poesia, un’analisi del pubblico per essere più attrattivi sui social e fare una comunicazione mirata.
Non mancherà il legame con le università della città: con Ca’ Foscari, infatti, verrà realizzato un convegno di tre giorni dedicato alla chiesa di San Nicolò al Lido. «Stiamo anche lavorando a una modifica dello statuto, per essere al passo con i tempi», sottolinea Magaraggia.
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