A Venezia l’ascensore delle polemiche a palazzo Bernardo :«Guardate lo scempio»
La famiglia al primo piano contesta l’impatto dell’impianto, autorizzato per l’accesso a disabili e anziani: «Giusto, ma basta un servoscala»
Un grande parallelepipedo nero, alto più di dieci metri, a ridosso delle colonne antiche e degli archi gotici del XV secolo. Nel cortile quattrocentesco di palazzo Bernardo. Ecco l'ascensore delle polemiche.
Nei rendering ottenuti dai condomini dopo l'accesso agli atti. Un effetto forte, che altera ovviamente la natura e la storia del luogo antico. Uno «scempio», secondo i ricorrenti, che annunciano adesso una raccolta di firme e un ricorso al Tar contro l'autorizzazione ottenuta dagli altri condomini.
E nei giorni scorsi sospesa per verifiche dal Comune. Vicenda nota, che riguarda la costruzione di un ascensore nel cortile monumentale di palazzo Bernardo a San Polo.
Lo chiedono i proprietari del secondo piano, la famiglia Avogadro Azzoni, che hanno presentato un progetto con la richiesta di consentire l'accessibilità a una loro parente anziana. Al terzo piano abita l'attore Fiorello, buona parte del secondo piano è destinata ad affittanze turistiche.
Al primo piano nobile abita la famiglia di Gaby Wagner, designer e fotografa, con il marito Jean Marie de Gueldre, avvocato d'affari parigino. Hanno acquistato la parte di palazzo da Ca' Foscari, che lo aveva trasformato in uffici, restaurato e recuperato. E adesso la battaglia è in corso.
«L'accesso per i disabili è sacrosanto, ma si poteva garantire in altri modi», accusa la signora Wagner, «con un servoscala o spostando l'ascensore all'interno.
Così si deturpa un bene monumentale vincolato, l'impianto passa tra le nostre finestre, le vibrazioni minacciano i preziosi stucchi delle camere da letto».
Così i Wagner-de Guelde annunciano battaglia legale.
I condomini si fanno forti di un via libera firmato dalla Soprintendenza e dunque chiedono che gli sia rilasciata al più presto l'autorizzazione a far partire i lavori.
«Ci opporremo in tutti i modi», risponde la signora Wagner, «chiediamo aiuto ai Veneziani. Non può essere tollerato uno scempio del genere. Guardate queste foto» L'architetto della famiglia, l'ex presidente degli architetti Massimo Rigo, ha chiesto l'accesso agli atti e pubblicato i rendering del nuovo ascensore. Un cortile gotico deturpato in modo evidente.
«L'accesso può essere garantito in altri modi», dicono i ricorrenti, «ma consentire uno stravolgimento dei luoghi di questo tipo sarebbe anche un precedente pericoloso». La battaglia continua.
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