Venezia. Arsenale, occupanti abusivi sgomberati

Nell’ex base dei sommergibilisti trovati quattro magrebini. Il delegato allo Sport chiede di murare gli accessi all’edificio

Dopo le proteste e le denunce è arrivato lo sgombero. Ieri mattina la polizia locale ha “svuotato” l’ex caserma dei sommergibilisti all’Arsenale.Da diverse settimane la situazione era diventata insostenibile. Numerose persone si erano lamentate con le forze dell’ordine e in particolare con la polizia locale per il comportamento degli “ospiti” della struttura. Si tratta di sbandati, senza fissa dimora e profughi clandestini che si erano sistemati nello stabile. Persone che in più occasioni hanno minacciato ad esempio i responsabili delle società sportive che sono ospitate ai bacini. Società che avevano già presentato denuncia alla polizia, sia per le “continue” visite nelle loro sedi sia per le minacce a dirigenti e soci.

Ieri mattina il Servizio Sicurezza urbana della polizia municipale ha sgomberato l'ex base dei sommergibilisti all'Arsenale, occupata abusivamente da alcune persone provenienti dal Magreb, sospettate delle minacce rivolte ad atleti e dirigenti delle società sportive. Tra chi solitamente si ritrova nello stabile molti non c’erano. All’operazione, iniziata poco prima delle 8 e durata un'ora e mezzo, hanno preso parte quindici agenti della polizia locale che hanno potuto contare sulla presenza del cane antidroga Kuma. Presente anche il delegato del sindaco per lo Sport, il consigliere Paolino D'Anna, che, al termine dello sgombero, ha informato la Direzione comunale ai Lavori pubblici, perché provveda a far chiudere gli accessi all'edificio, con reti elettrosaldate o in mattoni, per scoraggiare eventuali nuove occupazioni.

Altre verifiche verranno effettuate nei prossimi giorni anche dalla Direzione Ambiente, per accertare l'assenza di pericoli igienici per gli atleti che frequentano i vicini impianti sportivi, dato che l'immobile è stato ridotto in condizioni igieniche decisamente precarie, con immondizia ed escrementi sparsi ovunque sui tre piani dell'ex caserma. Nel corso dell'operazione sono state sorprese ancora nel sonno quattro persone, tre delle quali presumibilmente di origine tunisina e una algerina, ma prive di documenti. Nei locali attigui sono state inoltre rinvenute alcune stagnole con residui di stupefacenti, senza però che Kuma abbia anche trovato sostanze pronte per lo spaccio.

Dopo forti momenti di tensione i quattro sono stati portati alla sede del comando della polizia locale di Piazzale Roma, dove sono stati fotosegnalati e sottoposti al prelievo delle impronte: è risultato che hanno tutti precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, lo straniero più esagitato ha precedenti per spaccio, carcerazioni e varie segnalazioni perché clandestino, riferiti tutti alla sua presenza a Napoli (qui ha anche un divieto di dimora), Bologna e Venezia. Un altro dei fermati ha a carico vari decreti di espulsione ed anche un'espulsione effettivamente eseguita, emessi dalle autorità di Bolzano e Venezia. Per tutti sono scattate le procedure di espulsione.

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