Venezia, annullato l’incontro di Amnesty su Gaza. L’Ateneo Veneto: «Preoccupati per interventi esterni»
L’istituzione veneziana cancella il convegno per cautela. L’incontro della no profit era intitolato: “Ti senti come se fossi un subumano – Il genocidio di Israele contro la popolazione di Gaza”.
La presentazione del rapporto di Amnesty International prevista per il 9 gennaio 2025 è stata annullata. La no profit aveva in programma un convegno, ospitato dall’Ateneo Veneto a Venezia, intitolato “Ti senti come se fossi un subumano – Il genocidio di Israele contro la popolazione di Gaza”. La comunicazione è apparsa sul sito dell’Ateneo Veneto, con la presa di posizione della presidenza «per cautela e tutela della sede».
La reazione della comunità ebraica
Alla notizia dell’incontro, subito c’era stata la reazione della comunità ebraica di Venezia: «Si poteva riflettere meglio sull’opportunità di dare ospitalità a posizioni preconcette e preconfezionate. Su quanto sta accadendo in Israele e a Gaza si possono avere le idee più disparate e opposte, ma altro è fare propaganda demagogica di tipo terzomondista con un linguaggio che è quello della tifoseria, senza preoccuparsi di proporre uno sguardo storico complessivo a una tragedia che coinvolge tutti gli attori sulla scena», aveva detto Dario Calimani, presidente della comunità ebraica veneziana.
La presa di posizione dell’Ateneo Veneto
«Come sempre accade quando si tratta di attività “ospitata” e non rientrante nel programma accademico, l’Ateneo non ha fatto propri né i contenuti né l’organizzazione dell’incontro (titolo, relatori ecc.), di competenza e responsabilità dei richiedenti la sala», sottolinea in una nota la presidenza dell’Ateneo Veneto, guidato da Antonella Magaraggia, «Una volta diffuso il programma, la Presidenza ha ricevuto manifestazioni sia di vivo dissenso che di forte consenso per l’iniziativa. A tutte ha dato risposta. L’Ateneo è rimasto silente e convinto di mantenere fermo l’incontro».
Poi, il cambio di posizione: «Nelle ultime ore, tuttavia, sono pervenute alla Presidente informazioni che paventano la possibilità di interventi esterni che potrebbero turbare il sereno e corretto svolgimento dell’evento. Per esclusive ragioni di cautela e di tutela della sede, la nostra istituzione si trova costretta, suo malgrado, ad annullarlo».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia