Venezia, ancora una modella nuda tra le calli

VENEZIA. Un nudo tira l'altro. A Venezia c'è stato il periodo del pic nic selvaggio, quello del tutti distesi a terra a prendere il sole, c'è stato il periodo dei bagni in canale e quello dei tuffi dal ponte di Rialto. Ora è il periodo del tutti, anzi, tutte nude.
Martedì una giovane donna seguita da uno stuolo di fotografi ha posato, seno al vento, maschera di carnevale, lunga gonna blu sul Ponte della Fava, all'ora di pranzo. Poi nel pomeriggio, il gruppo si è spostato in fondamenta Mocenigo, a Ca' Pesaro, dove la donna si è spogliata completamente.
"Quando me li sono trovati davanti alla Fava, ho pensato fosse un'esibizionista, talmente tanti fotografi aveva davanti a scattare foto ", commenta Matteo Casini, veneziano, docente di storia alla Boston University, che si è imbattuto nel set alla Fava, "ho detto subito che non potevano fare foto del genere a Venezia, che la città è un luogo pubblico e quando ho tirato fuori il cellulare, mi hanno detto che no, non potevo scattare foto perché si trattava di un fatto privato. Ho replicato che è il governo di Venezia che stabilisce cosa sia privato e cosa no in un luogo pubblico come una strada della città, che avrei chiamato i vigili e che la foto era per loro. Forse non si aspettavano che qualcuno li affrontasse in inglese, tant'è, a quel punto se ne sono andati. Ho pensato fossero gli stessi delle due modelle nude di prima mattina a Palazzo Ducale, dell'altro giorno".
Uno scatto - quello che Philippe Apatie ha fatto a San Marco - che immortalava due modelle nude, con le spalle coperte da mantelli settecenteschi.
Il comando della Polizia locale si dice all'oscuro di qualsiasi autorizzazione e, per altro, a Venezia vige persino un'ordnanza che vieta ai turisti (maschi) di girare a torso nudo.
Nel pomeriggio, verso le 16. 30, il gruppo di fotografi e modella desnuda è riapparso a Ca' Pesaro: foto prima con gli slip, poi completamente nuda. Come se Venezia fosse un set privato.
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