Venezia, alloggio pubblico a San Marco per 20 euro al mese

I "casi limite" delle case di Ca' Farsetti. Prezzi differenziati in tutti i sestieri, ma qualcuno vive quasi gratis. L'amministrazione incassa 10 milioni l'anno
INTERPRESS. 14.08.2015. CA'FARSETTI E CA'LOREDAN
INTERPRESS. 14.08.2015. CA'FARSETTI E CA'LOREDAN

VENEZIA. Dieci milioni e 650 mila euro. È questa la cifra, inserita nel bilancio di previsione, che il Comune di Venezia prevede di incassare quest’anno per gli affitti degli alloggi e delle proprietà comunali. Prevedendola invariata anche per i due anni successivi, 2017 e 2018, senza alcuna variazione in aumento.

Nonostante un patrimonio sterminato di oltre 5.500 alloggi tra Venezia e Mestre (che arrivano a circa 12 mila nell’area veneziana con quelle di Ater e altri enti), per un affitto medio per alloggio di poco più di 1900 euro all’anno, circa 160 euro al mese.

Obiettivamente pochissimo, anche se il patrimonio immobiliare veneziano riguarda soprattutto l’edilizia residenziale pubblica e quindi canoni di affitto “sociali”. Ma scorrendo i tabulati dei canoni immobiliari degli oltre 5.500 inquilini di Ca’ Farsetti si è in presenza di una vera propria jungla di affitti, spesso del tutto indipendenti dalla collocazione e a volte anche della metratura degli alloggi, contrariamente ai normali indicatori di mercato. Si può pagare così solo 257,64 euro l’anno di affitto - circa 20 euro al mese - per un alloggio di 72 metri quadri a San Marco, con un canone d’affitto ultrasociale.

La scheda che riassume le cifre del caso affitti comunali
La scheda che riassume le cifre del caso affitti comunali

O spostarsi invece a Santa Croce, dove un inquilino comunale - con il regime dei patti in deroga - paga invece a Ca’ Farsetti oltre 12 mila euro annui, circa mille euro al mese per un alloggio di 120 metri quadri, avvicinandosi un po’ ai canoni del mercato libero. Ma sono eccezioni, perché la maggior parte dei canoni-affitto degli alloggi comunali è al di sotto dei 1.000 euro annui, con una locazione Erp minima di 130,32 euro l’anno, poco più di 10 euro al mese. Davvero nulla - nella Venezia dei maxi prezzi del mercato immobiliare, i più alti d’Italia con Milano - anche per famiglie che godono di un reddito sociale.

In edicola il numero 1 dell'inserto Sgulp! nella Nuova Venezia - nella foto: edicola Perale in piazza Ferretto
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C’è anche chi non paga nulla, zero euro annui al Comune di affitto. E si tratta di immobili dati in concessione a comunità di extracomunitari, come quello in via Orione a Marghera o quello in via Montessori a Chirignago. La stessa via Montessori a Chirignago dove un altro inquilino comunale Erp paga invece all’anno 7599,36 euro, circa 630 euro al mese. E ancora per un’alloggio nella stessa zona del sestiere di Santa Croce e della stessa metratura - circa 120 metri quadri - si possono pagare circa 130 euro all’anno (poco più di 10 al mese), come 7943 (660 per mensilità).

Stessa situazione di disparità alla Giudecca, in calle Lavraneri, dove per un alloggio di dimensioni quasi identiche al di sotto dei 60 metri quadri) si possono pagare 130, 520, 1095 o anche 3545 euro all’anno. Una situazione degli affitti a macchia di leopardo per il patrimonio comunale che necessiterebbe, evidentemente, di un controllo capillare da parte dell’Amministrazione per capire se i canoni agevolatissimi corrispondano effettivamente a situazioni di reddito che li giustifichino E comunque di una revisione generale dei canoni di locazione per renderli più omogenei e in qualche caso anche aumentarli, se la sperequazione canone di affitto e reddito dell’inquilino appaia evidente.

Il Comune ha affidato ormai da un paio d’anni a Insula il compito della riscossione dei canoni degli alloggi comunali, ma la società si limita appunto a svolgere questa funzione di servizio. Dovrebbe essere l’Amministrazione - in un momento di difficoltà economiche - a disboscare la jungla dei suoi affitti per cercare di renderla un po’ più trasparente.

 

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