Strutture ricettive, a Venezia controlli anti abusivi sugli affitti turistici
Polizia locale e Guardia di finanza annunciano una stretta. Con il 2025 è necessario il numero identificativo nazionale
![Affitti a Venezia, controlli di Polizia Locale e Guardia di Finanza](https://images.nuovavenezia.it/view/acePublic/alias/contentid/1gcsfb7xw9mwpa3uken/1/controlli-png.webp?f=16%3A9&w=840)
La piattaforma del Ministero del Turismo parla chiaro: su 30.445 strutture ricettive registrate nel veneziano, 25.772 hanno ottenuto il Cin, il codice identificativo nazionale obbligatorio dal primo gennaio. Resta un 15% ancora privo di Cin. Le multe per i trasgressori sono pesanti: da 800 euro a 8.000 euro per strutture senza codice, e da 500 euro a 5.000 euro per chi non espone il Cin all’esterno dello stabile.
Controlli già avviati a Venezia
A Venezia la macchina dei controlli è già collaudata. «Grazie al Codice Identificativo Regionale (Cir), c’è già l’obbligo di targhetta e la polizia locale tributaria effettua controlli dal 2021», afferma Elisabetta Pesce, assessore alla Sicurezza. «Ci sono controlli settimanali o bisettimanali, spesso in collaborazione con la Guardia di Finanza. Si tratta di centinaia di verifiche annuali». Il Cin, pur essendo un passaggio burocratico, rappresenta uno strumento aggiuntivo per combattere l’abusivismo.
Le associazioni e i problemi tecnici
Ma chi sono i responsabili del 15% delle strutture prive di Cin? Ondina Giacomin, presidente di Abbav, spiega che ci sono stati bug nella piattaforma. «Alcuni operatori non hanno ricevuto il Cin, ad esempio chi lavora stagionalmente. Altri hanno aperto un ticket con la Regione per segnalare problemi. Ci sono anche affittacamere che pensavano bastasse la targa esterna, ma non è così». Abbav ha inviato una comunicazione a cinquemila strutture per ricordare le sanzioni previste.
Elena Fiorani, portavoce di Bre.Ve, aggiunge che chi ha riscontrato problemi informatici ha una proroga di 30 giorni. «Il 15% non è una cifra eccessiva. La maggioranza delle strutture segue le regole, e il Cin serve proprio a far emergere chi affitta in modo irregolare».
Nuovo regolamento in arrivo
Intanto, a Ca’ Farsetti si procede verso l’approvazione del regolamento per le affittanze brevi. «I Cin mancanti sono in parte dovuti ai disservizi riscontrati», dichiara Simone Venturini, assessore al Turismo. «Il Cin è un passo importante per far emergere zone grigie, già messe in luce dal contributo d’accesso. Nelle prossime settimane arriverà il regolamento, che fornirà ulteriori strumenti per combattere le distorsioni».
Il ministro Santanché: verifiche e correzioni
Sul tema delle multe si è espresso anche il ministro del Turismo, Daniela Santanché: «Non creiamo agitazione. Nei primi mesi procederemo insieme alle Regioni per verifiche e correzioni».
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