Venezia, addio all'avvocato Olivetti, toga d’oro e uomo di sport

VENEZIA. Lutto nel Foro e nel mondo dello sport veneziano: nella notte di domenica è morto, a 80 anni, l’avvocato Maurizio Olivetti. Avvocato dal 1969, Olivetti era un noto giuslavorista e aveva fondato un noto studio legale di Mestre specializzato in diritto del lavoro.
Toga d’oro, aveva superato i 50 anni di professione. Una lunga carriera, la sua, accompagnata anche da incarichi pubblici e privati: negli anni è stato, infatti, revisore dei conti del Comune di Venezia e dell’Ordine degli avvocati, ma ha fatto parte anche dei consigli d’amministrazione di società come Save e Pam. Era poi membro del cda della Bassani, l’azienda di famiglia, che opera nel settore dei servizi portuali e turistici.
«Uno dei più grandi giuslavoristi, sempre a disposizione della categoria», lo ricorda il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati veneziani, Giuseppe Sacco.
Maurizio Olivetti era stato anche un grande appassionato di sport: dal golf al calcio e soprattutto il basket, sempre in prima fila alle partite della Reyer Venezia, squadra che nel tempo ha anche sponsorizzato. Dal 1978, poi, era il presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Fiamma Basket Venezia: «Le nostre condoglianze più affettuose e sincere vanno alla tua grande famiglia», il saluto della società. «Grazie per aver permesso a tante generazioni di bambini, ragazzi e uomini di potersi aggregare e crescere nello sport e nel rispetto di quei valori che hai sempre anteposto a ogni competizione».
Maurizio Olivetti lascia i figli Francesco Olivetti, dirigente della Bassani, e Mario Scopinich, attuale consigliere dell’Ordine degli avvocati, con le loro famiglie. Chi l’ha conosciuto lo ricorda come un uomo disponibile, ironico, alla mano, di grande umanità. E politicamente schierato a destra, come ha voluto ricordarlo il consigliere regionale di fratelli d’Italia Raffaele Speranzon, salutando, «l’avvocato veneziano di raffinata intelligenza e meravigliosa umanità. Un caro amico orgogliosamente animato dai valori eterni della destra, ha vissuto onorando la professione, dedicando la vita alla famiglia e aiutando la promozione dello sport».
Malato da qualche mese, è morto all’ospedale di Treviso, dove era ricoverato. I funerali venerdì, alle 11, nella chiesa di Santo Stefano. —
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