Veneto, uno su dieci è straniero

La nostra regione è la quinta in Italia per popolazione complessiva e la terza per numero di immigrati dall'estero
Un operaio egiziano al lavoro in un cantiere nel centro di Milano in una foto d'archivio. ANSA / DANIEL DAL ZENNARO
Un operaio egiziano al lavoro in un cantiere nel centro di Milano in una foto d'archivio. ANSA / DANIEL DAL ZENNARO
VENEZIA. Un residente su dieci in Veneto è straniero. In Veneto, che rimane la quinta regione per popolazione complessiva (Istat, 31 dicembre 2015) e la terza per numero di immigrati, i residenti complessivamente sono 4.915.123 e di questi 497.921 sono stranieri. È quanto emerge dal "dossier statistico immigrazione 2016", curato dall'Idos, da cui si evince che l'incidenza delle persone non italiane, quindi comunitari e non, sui residenti rimane significativa pari al 10,1% dell'intera popolazione regionale,superando la media nazionale dell'8,3%.
La flessione di residenti stranieri rispetto al 2014 (-13.637) è dovuta al passaggio in altre regioni, ad altri paesi europei o al ritorno nel paese di origine. Su ci incide anche il cambio di cittadinanza non compensato dal numero dei nuovi ingressi e dai nuovi nati.
 
 
Il Veneto è la secondo regione (prima la Lombardia) con il maggior numero di stranieri che acquisiscono la cittadinanza italiana dell'intero paese (25.802 nel 2015) sia il più alto numero di cancellazioni per l'estero (ri-emigrazioni, rimpatri) pari a 5.698 unità.
La stasi demografica riguarda tutte le province venete (-2,7% media regionale), mentre i valori assoluti indicano la provincia di Verona, con 107.049 residenti stranieri, come l'area a più forte concentrazione migratoria (il 21,5% del totale regionale). Segue Padova (95.083 residenti) che sorpassa Treviso (94.397) e diventa la seconda area per numero di immigrati della regione. Vengono poi le province di Vicenza (88.515), Venezia (81.650), Rovigo (18.664) e Belluno (12.563).
Truffavano gli immigrati in due rinviati a giudizio
 
Anche nel Veneto, come in Italia, si confermano la prevalenza delle donne straniere residenti rispetto agli uomini (52,8%) e la presenza di un numero crescente di nuovi nati di origine straniera. Ogni cinque nati nel Veneto, uno non ha la cittadinanza italiana, 8.161 su 38.961 pari al 20,9%. Un tasso di natalità senza il quale il Veneto non sopravviverebbe e le pensioni non potrebbero più essere pagate.
Il boom delle acquisizioni di cittadinanza ha riguardato pi di 50 persone ogni mille stranieri residenti, con quote pi alte nelle province dove il radicamento della popolazione immigrata consolidato da più tempo come Treviso (69,0) e Vicenza (66,4).
Se si considerano i soggiornanti piuttosto che i residenti, il quadro che emerge mostra una regione in cui la presenza immigrata molto radicata tanto che 7 cittadini stranieri su 10 hanno un permesso a tempo indeterminato, solo 3 su 10 hanno un permesso a termine. Per quanto riguarda i soli permessi a termine, il 45,4% sono per motivi di famiglia e il 42,7% per lavoro, il 6,5% per motivi di asilo umanitari (di questi circa il 60% sono di persone ancora in attesa di valutazione dello status).
L'immigrazione in Veneto, secondo la ricerca, dimostra una multipolarità di arrivi.
I non comunitari residenti in Veneto erano, nel 2015, 355.458 mentre i comunitari 142.463, e la gran parte di questi ultimi (82,3%) era costituita da cittadini romeni (117.194), che quindi risultavano nel Veneto il primo gruppo nazionale non italiano.
Se si considerano solo i non comunitari, le aree continentali dei residenti vedono la prevalenza dell'Europa (40,5%), seguita da Africa (28,8%), Asia (26%), America (4,7%), Oceania 0,1%. Non cambiano storicamente i principali paesi di provenienza in Veneto ma si tratta di presenze in costante diminuzione. Queste sono dal Marocco (49.742) e Albania (37.000). Lievi variazioni interessano gli altri principali gruppi dalla Moldova (37.247), Cina (32.878), Bangladesh (17.201), Ucraina (16.507), India (15.620), Serbia (15.559), Nigeria (13.332), Kosovo (11.972), Sri Lanka (11.724).
Il Veneto rimane la regione di preferenza per alcuni gruppi nazionali tanto che i moldavi nel Veneto rappresentano più di un quarto dell'intera migrazione moldava in Italia (26,2%), lo stesso vale per alcune popolazioni balcaniche, per esempio i Serbi (il 36,8% della migrazione serba in Italia si stabilita in Veneto). 

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