Veneto ucciso in una favela di Rio de Janeiro

RIO DE JANEIRO. Un turista italiano è stato ucciso oggi (otto dicembre 2016) a Rio de Janeiro dopo essere entrato per sbaglio a Morro dos Prazeres, una favela nel centro della metropoli carioca: lo riferiscono i media locali. In base alle prime informazioni divulgate dalla polizia, l'uomo è stato colpito alla testa da un proiettile. La vittima era in compagnia di un amico, anche lui italiano, che sarebbe riuscito a fuggire illeso.
Secondo la versione online del settimanale Veja, la vittima sarebbe Roberto Bardella. L'uomo percorreva in moto la baraccopoli, considerata «pacificata» dalle forze dell'ordine, insieme a un altro italiano, Rino Polato. I due sarebbero entrati senza volere in un'area ancora controllata dai trafficanti, che avrebbero iniziato a sparargli contro.

Bardella sarebbe morto sul colpo, mentre Polato, inizialmente catturato dai banditi, sarebbe stato poi rilasciato e ritrovato dalle forze dell'ordine in evidente stato di shock. Uomini del Battaglione per le operazioni speciali della polizia militare (Bope) starebbero già compiendo un'operazione all'interno della favela alla ricerca dei criminali.
Questo è il terzo caso di italiani uccisi in Brasile in meno di un mese. Nella notte tra il 17 e il 18 novembre la ragusana Pamela Canzonieri è stata trovata strangolata in casa a Morro de Sao Paulo, un piccolo paradiso nel sud di Bahia. Mentre il 5 dicembre Alberto Baroli, 51enne milanese ma residente a Parigi, è stato accoltellato da un gruppo di malviventi durante una rapina a Beberibe, nello Stato del Cearà.

Lo sconcerto a Jesolo. Era proprietario a Jesolo di un'agenzia di affitti e di amministrazione condominiale che gestiva insieme alla moglie, Roberto Bardella, l'uomo ucciso in Brasile nel corso di una rapina. La coppia ha un figlio, promessa del rugby italiano.
Tra i suoi amici stasera c'è disperazione e sconcerto per quanto avvenuto. «Non riesco a capire come possano accadere queste cose - dice all'ANSA l'assessore comunale Ennio Valiante, che con Bardella giocava spesso a golf - Era un bravissimo sportivo, che amava la sua moto».
Proprio con la sua due ruota organizzava ogni anno un viaggio diverso, un'abitudine che lo aveva portato a girare tutto il mondo. «Eravamo amici dal '94 - racconta l'assessore - lo avevo visto proprio il giorno prima della sua partenza. È sconvolgente quello che gli è successo perché era uno sportivo ed un uomo prudente. Ogni anno acquistava il biglietto aereo e poi si organizzava da solo l'intero viaggio».
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